Trieste, addobbi più costosi: oltre i 180mila euro

TRIESTE «Per gli addobbi natalizi abbiamo messo a bilancio circa 100mila euro» assicurava a fine ottobre l’assessore al Bilancio e alla Cultura Giorgio Rossi. «Abbiamo speso più o meno 100mila euro, ma non è questo il problema» confermava un mese dopo in tv Maurizio Bucci, l’assessore al Natale su delega del sindaco Roberto Dipiazza.
E aggiungeva: «Abbiamo potuto contare sulla generosità della Fondazione CRTrieste e di Trieste Trasporti. Chi critica ha problemi di infelicità interiore. Nel Salento spendono tre milioni e 600mila euro per il Natale e nessuno si lamenta».
In realtà l’impegno di spesa di questa giunta per gli addobbi natalizi con luminarie e abeti nel centro cittadino e nei rioni è praticamente quasi il doppio di quanto preventivato: 182.639 euro (142.561 per l’anno in corso e 40.078 per l’anno che verrà).
Una spesa praticamente quadruplicata rispetto all’amministrazione precedente che aveva introdotto le proiezioni in 3D sulla facciata del Municipio (quella del 2014, realizzato dalla Video New di Trieste, fu premiata a livello internazionale).
«Quarantamila euro in tutto coperti in parte dagli sponsor» ha fatto sapere l’ex sindaco Roberto Cosolini. I 182mila euro sono finiti tutti nelle tasche di AcegasApsAmga che ha curato gli allestimenti decorativi in piazza Unità, piazza della Borsa, piazza Goldoni, piazza Sant’Antonio, piazza Oberdan, via Einaudi, piazza Verdi, piazza Cavana, campo San Giacomo, piazza Perugino e via fino ad Altura, Opicina, Prosecco e Santa Croce. Inclusi nel prezzo anche i costi di smaltimento degli abeti disseminati per la città.
Il fulcro del Natale è piazza Unità dove sono ricomparse le due file di alberelli come nel 2010 con musiche natalizie e valzer viennesi. Un ritorno al passato molto apprezzato dai triestini. «A breve respireremo il clima del Santo Natale con l’elegante atmosfera della Mitteleuropa» aveva promesso il 7 novembre Bucci nel giorno della posa in opera dei basamenti di cemento per gli alberi natalizi. Tutto in anticipo.
«Ci stiamo lavorando da luglio» aveva fatto sapere il sindaco. Il 22 novembre era già tempo per la prova di accensione degli alberelli (quella ufficiale è avvenuta il 25 novembre con la banda Arcobaleno). «Possiamo paragonarci a Vienna o alla Place Vendome di Parigi» annuncia Dipiazza soddisfatto del risultato. Trieste, la Ville Lumière dell’Adriatico. Potere del Natale.
«Tutto calcolato - spiegava Bucci -. Nulla lasciato al caso. Abbiamo fatto un’attenta analisi di equilibri, di luci, di temperatura colore rispetto ai Palazzi per evitare un effetto pacchiano. A differenza delle amministrazioni precedenti che avevano messo un cipresso in piazza».
L’ironia sul clima da Ddr dei Natali “cheap” di Cosolini non è ancora finita. Ieri sul suo profilo Facebook, Bucci ha ripostato l’albero spelacchiato del 2015 di piazza della Borsa (l’abete di Chernobyl) che però fu subito sostituito. Niente di male.
C’è solo da rilevare che all’attenta analisi di luci e colori di Bucci non è seguita un’attenta analisi dei costi. E così 100mila euro preventivati sono diventati 182mila. A questi vanno aggiunti i 76mila euro per le manifestazioni di “Trieste... un Natale magico”. Quasi tutte gratuite. La magia di mettere in conto al Comune.
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