Trieste, anziana uccisa a colpi di battitappeto: la Cassazione conferma la condanna a Castellani
Il 51enne ex rappresentante di aspirapolvere uccise l’87enne Nerina Molinari, sua ex cliente, per sottrarle un magro bottino

TRIESTE È stata confermata dalla Cassazione la condanna a complessivi 26 anni di reclusione - 22 per omicidio e 4 per tentata esplosione - nei confronti di Tiziano Castellani, 51enne ex rappresentante di aspirapolvere ed elettrodomestici già accusato di truffe e furti ai danni di clienti, per l'uccisione di una anziana 87enne, Nerina Zennaro Molinari, fatto di sangue avvenuto nel gennaio 2016 a Trieste nell'appartamento della vittima in via Puccini per sottrarle un magro bottino. La donna, ex cliente del suo assassino, venne uccisa a colpi di battitappeto inferti sulla sua schiena, poi Castellani tentò di far esplodere l'abitazione dell'anziana saturandola con il gas per cancellare ogni traccia del delitto. Nerina era stata trovata morta dalla sua badante, la mattina del 22 gennaio. Il verdetto è stato emesso dalla Prima sezione penale della Suprema Corte che ha respinto il ricorso dell'imputato contro la condanna emessa dalla Corte di Assise di Trieste. Nerina Zennaro era stata trovata a terra nel proprio appartamento, apparentemente in ordine, con poche ferite superficiali che sembravano far supporre una morte per caduta accidentale. Gli agenti delle Volanti avevano però notato il tubo di alimentazione del metano tagliato, con le bocchette di aerazione chiuse. I vicini avevano fatto intervenire i tecnici della multiutility che avevano interrotto l'erogazione del metano: l'esplosione degli ambienti saturi di gas avrebbe fatto crollare l'intero edificio di cinque piani. Dall'autopsia è poi emerso che la donna aveva subito alcuni colpi violenti, dei quali quello mortale al rachide cervicale. Le indagini della sezione Omicidi si sono ristrette in poco tempo a Castellani, di cui sono stati ricostruiti i movimenti e il traffico telefonico. Nella perquisizione nella sua abitazione sono stati trovati le chiavi di casa, un libretto di preghiere con alcuni effetti personali della anziana signora. Sono questi, assieme a circa 200 euro in contanti, la fede nuziale e un bancomat, il bottino del delitto, che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Castellani è stato arrestato nel febbraio 2019. (ANSA).
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