Trieste come la California dove il sole è una sindrome

Trieste, California? Quasi ridacchia un austero specialista come il dermatologo Franco Kokelj quando ricorda che recentemente, in quello stato americano è stata accertata l’esistenza della «sindrome compulsiva da sole», con pazienti soledipendenti che passano la gran parte della giornata ad esporsi. «Mi domando - ammette - se non ci stiamo avviando verso una situazione del genere...». Attenzione, però: la tintarella va controllata ma non demonizzata . «Un’estate prolungata - ammette il medico - non fa più male di un singolo bagno a maggio, accompagnato da una bella scottatura. E poi il sole di ottobre non è certo quello di luglio. Si rischia di più, magari, andando con la nostra abbronzatura post-estiva a novembre ai Caraibi o sul Mar Rosso, convinti che basti a proteggerci...».
Un punto a favore della salute fondamentale del sole nostrano? «Il sole in eccesso - ammette Kokelj - fa i suoi danni, ma i triestini, tendenzialmente, se ne accorgono quando cominciano a diventare anziani. Certo, è vero, registriamo tante lesioni da cheratosi solari che sono precancerosi. E va anche ricordato che la media di Trieste del melanoma è la più alta a livello nazionale, ma non abbiamo dati per dire che dipende dal sole. Il triestino generalmente è attento - conclude Kokelj, magari sconta delle lesioni prese precocemente».
«I lucertoloni - commenta a sua volta un altro dermatologo, Bruno Ulessi - ci sono sempre stati, ma è tuttora difficile trovare un rapporto con l’eventuale aumento di malattie o altri fenomeni. I danni visibili sono fondamentalmente quelli di inizio stagione, i più evidenti con le prime scottature». Nessun problema, fa capire ancora Ulessi, se il sogno dell’Abbronzatura finale si protrae fino a metà ottobre e magari anche oltre. «Questa - osserva è una stagione strana, cominciata tardi e con un prolungamento. Anche in Toscana hanno deciso di tenere i bagni aperti fino al primo di novembre, ma lì magari c’è un altro clima. Anche qui, peraltro, ricordo che con mia nonna, negli anni ’60 e ’70, il bagno a ottobre, al Bagno militare, era tutt’altro che una rarità. Insomma - sottolinea . con questo sole prolungato non c’è stato un supplemento di danno. Dopo una certa età è anzi abbastanza naturale che vengano fuori pigmentazioni e altri fenomeni. L’aumento della quantità di raggi ultravioletti non fa benissimo ma non credo incida sulla comparsa di lesioni non tranquillizzanti. E qui, come sempre, aiuta il buonsenso. (f.b.)
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