Trieste, in fuga sull’autobus “29” con la droga nello zainetto

In bus con sulle spalle uno zainetto di colore rosso pieno di droga. In tutto un chilo di hashish. Il particolare passeggero si chiama Massimiliano Destradi e ha 41 anni. Per questo trasporto ieri è stato condannato dal giudice Giorgio Nicoli alla pena di un anno e 6 mesi di reclusione. Il pm Lucia Baldovin aveva chiesto una condanna ben più pesante: 3 anni e 6 mesi. È stato assistito dall’avvocato Giovanni Di Lullo.
Destradi era stato pizzicato nella mattinata del 10 ottobre dello scorso anno in via Alberti, all’altezza della fermata del bus della linea 29, da una pattuglia della Squadra volante. Gli agenti lo avevano individuato poco prima mentre camminava a piedi e lo avevano seguito.
Quando l’uomo si è accorto della presenza dei poliziotti, per togliersi d’impiccio, si è letteralmente catapultato nel bus che in quel momento si era fermato. Gli agenti, però, hanno seguito il bus, sempre a distanza per non dare nell’occhio, e hanno aspettato che lo spacciatore scendesse. Fermato e identificato, è venuto fuori che aveva precedenti per droga. E intanto si faceva sempre più nervoso. A quel punto è scattata la perquisizione dello zaino. All’interno dello stesso erano stati trovati due involucri di hashish divisi in dieci panetti. Insomma un quantitativo non certo di poco conto. Destinato, secondo la polizia, alla vendita proprio utilizzando il bus. Insomma Destradi, questo poi era emerso dalle indagini, andava in giro in città portando sulle spalle il suo zainetto di colore rosso e si presentava agli appuntamenti con i clienti. Insomma, uno spacciatore che usava i mezzi pubblici.
Successivamente, nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione di Massimiliano Destradi, erano stati trovati una dose di hashish e un bilancino di precisione.
Subito era scattato l’arresto. Accusa: detenzione di droga ai fini dello spaccio. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Luigi Dainotti, Destradi aveva riferito che quella droga era stata acquistata a Padova circa un mese prima e aveva dichiarato - senza ovviamente essere creduto - che l’hashish era destinato in gran parte al suo uso personale mentre il rimanente alla vendita. Poi il carcere.
Massimiliano Destradi è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Qualche tempo fa i carabinieri di via Hermet lo avevano sorpreso e arrestato negli uffici dell’Azienda sanitaria in via Vespucci. Aveva appena svaligiato le macchinette delle bibite e sottratto alcuni oggetti custoditi nei cassetti. In un’altra occasione era uscito dal supermercato tenendo “in braccio” nove bottiglie tra whisky, gin e grappa. Una vera e propria scorta per il futuro. Ma non era passato inosservato ai carabinieri di una pattuglia di via Dell’Istria. I militari lo avevano avvicinato scoprendo così che quelle bottiglie erano state appena rubate all’interno del supermercato Pam di viale Campi Elisi. Anche in questo caso inevitabile l’arresto. Un’altra volta si era messo con un banchetto in strada e aveva tentato di vendere alcune bottiglie di alcolici ai passanti. Peccato che anche in quel caso aveva rubato le bottiglie poco prima dagli scaffali del supermercato “Conca d’oro” e che si trovava agli arresti domiciliari.
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