Trovato morto l'alpinista sloveno disperso sullo Jof di Montasio

TRIESTE. Si sono concluse attorno alle 11.45, ad opera del Soccorso Alpino di Cave del Predil e dei militari della Guardia di Finanza di Sella Nevea, le difficili operazioni di recupero della salma dell'escursionista sloveno morto stamani sul gruppo del Montasio, a Malborghetto (Udine). Per la buona riuscita della missione sono stati utilizzati due elicotteri: uno dei velivoli, quello del 118, con il verricello e una calata di 60 metri, ha portato tre tecnici del Soccorso Alpino sul canalone innevato da dove poi la salma è stata imbragata, issata e trasferita all'obitorio di Tarvisio.
La vittima si chiamava Tomaz Stupar, aveva 38 anni e abitava nei pressi di Kranjska Gora. Era un alpinista molto esperto, appena rientrato da un'escursione sull'Aconcagua; era in Friuli per un'impegnativa sessione di allenamento in vista della prossima spedizione, prevista per aprile, sull'Himalaya. Lascia la compagna e tre figli di 12, 8 e 3 anni. Secondo le prime ricostruzioni, nonostante l'attrezzatura specifica e i ramponi, sarebbe scivolato in un tratto ghiacciato per oltre duecento metri, fino a terminare la discesa in un dirupo profondo altri cento metri e morendo all'istante.
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