Tucci: «Oreti non scordi l’agonia della Fondazione città di Gorizia»

LA POLEMICA
Sì alla valorizzazione e alla promozione della ricca storia culturale musicale di Gorizia e del suo territorio, sì a iniziative istituzionali a sostegno non solo morale, ma anche economico delle realtà locali, no alla proposta di adesione come socio-fondatore del Comune alla costituzione del nuovo soggetto associativo denominato “Istituzione musicale e sinfonica del Fvg”.
A sostenerlo Rosy Tucci di “Gorizia è tua”. «Le stringate argomentazioni apportate dell’assessore alla Cultura Oreti sintetizzate in una generica “per la realtà comunale occasione aggiuntiva di richiamo di numerosi fruitori oltre alla disponibilità, a condizioni agevolate di una qualificata orchestra qualora dovessero essere previsti dei concerti nell’ambito di ricorrenza, anniversari o festeggiamenti rilevanti”, non sono apparse convincenti non solo all’opposizione, ma nemmeno, evidentemente, a più di qualche esponente della maggioranza. È risaputo che la ricostituenda compagine orchestrale nasce per volontà dell’assessore Gibelli sulle ceneri della defunta Mitteleuropa orchestra. Ringraziamo, tuttavia, Oreti per averci dato l’occasione di ricordare a lui, al sindaco e alla Giunta il vulnus della chiusura dello storico Istituto di musica, legato alla Fondazione musicale “Città di Gorizia”, fatta fallire nel 2014 dopo una lunga agonia e dopo un secolo di prestigiosa attività, fucina di professionisti, di orchestre, destinato a rimanere nell’album dei ricordi dei goriziani, visto che da allòra le proposte per il ripristino della scuola di musica o per la sua trasformazione in conservatorio sono rimaste solo sogni».
Conclude Tucci: «In un momento storico in cui Gorizia e il suo territorio non sembrano godere di un ottimo stato di “salute”, cerchiamo di rivendicare la nostra peculiarità e la nostra storia, partendo proprio dalla cultura non solo a parole, ma valorizzando concretamente le nostre realtà culturali. Per concludere il 72° posto di Gorizia (1143° nella classifica nazionale), nella graduatoria dei Comuni del Fvg relativa alla spesa pro-capite per tutela di beni e attività culturali dei Comuni in Fvg prospetta un quadro poco conforme alla visione di una città in cui pullulano eventi culturali 365 giorni su 365».
Fra.Fa.
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