La U-blox di Sgonico passa al gruppo irlandese Trasna: salvi i 160 posti di lavoro
Dopo sei mesi conclusa la vertenza per lo stabilimento triestino: il governo ha approvato la Golden Power

È stata finalizzata la cessione di U-blox Italia a Trasna. L’azienda di Sgonico da venerdì sera si chiama Trasna Cellular Spa.
La crisi che era scoppiata a gennaio scorso a seguito dell’annuncio della multinazionale svizzera di dismettere il ramo cellular è ufficialmente rientrata e ora potrebbe aprirsi una fase di rilancio occupazionale nel settore delle telecomunicazioni.
La vicenda
A febbraio scorso era stato dato l’avvio alla procedura di 195 licenziamenti. Un colpo duro per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per il tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia.
Poi, a marzo, era spuntato il nome di Trasna, società irlandese che si occupa di semiconduttori e dell’Internet delle cose (IoT), come acquirente, assieme al suo impegno di mantenere i livelli occupazionali. La notizia aveva dunque interrotto l’iter di liquidazione dell’azienda.
Rimaneva il nodo del golden power, i poteri speciali che il governo può scegliere di esercitare nel caso di produzioni strategiche e d’interesse nazionale, quale è quello delle telecomunicazioni. Attraverso tale facoltà, l’esecutivo può porre veti o dettare specifiche condizioni. Il via libera però non è tardato. A fine maggio è arrivato il primo ok del ministero delle Imprese a cui ha fatto seguito a stretto giro quello della presidenza del Consiglio dei ministri.
Il futuro
Ma qual è il futuro per l’azienda? Ora i 160 lavoratori rimasti saranno parte di una multinazionale fondata nel 2018, con società in Germania, Francia, Emirati arabi.
«L’azienda di Sgonico – fa sapere il sindacato Usb – continuerà a svolgere la sua attività di progettazione di prodotti per le telecomunicazioni e per l’Internet delle cose (IoT) integrandola però con la gestione della produzione e, soprattutto, della vendita dei propri prodotti, governando quindi la filiera completa del business».
Un nuovo approccio che «offre una prospettiva di possibile crescita occupazionale nel medio periodo», prosegue la nota del sindacato, ringraziando l’impegno delle istituzioni, in particolare Regione e governo. «Ora i 160 lavoratori rimasti guardano con ottimismo al proprio futuro lavorativo, esprimendo la volontà di dare un contributo determinante allo sviluppo di questa che per molti versi può essere considerata una nuova azienda», si legge ancora.
I commenti
Esprime soddisfazione la Regione tramite l’assessore al Lavoro Alessia Rosolen: «Siamo felici di aver accompagnato questo percorso. L’amministrazione regionale ha messo a disposizione tutti gli strumenti finanziari per qualsiasi percorso di ampliamento e valorizzazione».
E si dice ugualmente «felice» il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti: «Questo esito ha messo in sicurezza un’azienda tecnologicamente importante soprattutto nel campo del machine to machine che è al cuore dell’industria 4.0 proprio nel territorio di Massimo Zanzi», triestino pioniere della telefonia mobile.
Ma l’Usb ricorda le crisi aperte di Adriatronics e Tirso, ai cui lavoratori invia solidarietà, e aggiunge: «Trasna Cellular Spa non è il punto d’arrivo ma un punto di partenza per ulteriore sviluppo dello storico tessuto delle telecomunicazioni di quest’area pensiamo ovviamente alla sinergia sul territorio, in particolare con Adriatronics». —
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