Ubriaco al volante, auto confiscata alla padrona

Nuova linea della Procura della Repubblica per contrastare il fenomeno degli ubriachi fradici che sui mettono al volante. Da oggi se a bordo delle vettura guidata da un ubriaco con tasso alcolico superiore ad 1,5 è presente il proprietario del mezzo, l’auto può essere prima sequestrata e poi confiscata.
Al contrario, un tempo se il “pilota” ubriaco non era il proprietario del mezzo, quest’ultimo veniva restituito all’intestatario. La nuova linea è stata messa a punto dal pm Federico Frezza titolare di una delle tante inchieste per guida in stato di ebbrezza. Al volante della “Lancia y” bloccata dagli agenti alle 3 del mattino in via Sanzio, si trovava Silvio Colus, 49 anni, residente piazzale De Berti. Era ubriaco, anzi di più, dal momento che il tasso alcolico rivelato dalle analisi raggiungeva quota 1,84.
Accanto a lui era seduta la proprietaria della vettura: si chiama Adriana Kralj, ha 27 anni ed abita in via Donaggio 15. Secondo l’indagine la giovane donna «nonostante fosse la proprietaria del veicolo faceva si o quantomeno non impediva che Silvio Colus si ponesse alla guida dell’utilitaria in stato di ebbrezza alcolica».
Anche lei è indagata per guida in stato di ebbrezza, visto lo strettissimo rapporto di causalità, tra il reato contestato a Silvio Colus e il fatto di essere stata seduta accanto a lui mentre guidava. Avrebbe dovuto impedirgli di farlo o per lo meno negargli le chiavi con cui si avvia il motore. In altri termini secondo la Procura «non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedire, equivale a cagionarlo». Ora, come dicevamo la malcapitata rischia di vedersi confiscare la propria auto oltre a dover subire un processo penale. Silvio Colus invece solo il processo.
Il suo stretto rapporto con il vino era emerso anche in un precedente e lontano dibattimento in Corte d’assise in cui Colus era stato sentito come testimone. Era il processo per l’omicidio del tassista Bruno Giraldi per cui è stato condannato il barista Fabio Buosi. In una udienza Colus aveva affermato che era stato proprio Buosi a dirgli di aver nascosto l’arme del delitto nell’abitazione della sua amica Elisabetta Carotta. La ragazza a sua volta aveva detto di aver saputo che Fabio Buosi non era solo sul taxi di Bruno Giraldi. A suo dire ci sarebbe stato anche un altro passeggero. Colus e la donna erano stati messi a confronto e Colus aveva fatto una precipitosa marcia all’indietro. «Forse ero alticcio quando ho detto che la pistola dell’omicidio era nascosta a casa di Elisabetta Carotta» aevva affermato davanti al presidente della Corte d’assise Fabrizio Rigo.c.e.
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