Ubriaco in escandescenze i carabinieri lo arrestano

Prima si ubriaca e importuna la barista senza darle tregua. Poi, come se non bastasse, si ribella ai carabinieri intervenuti per calmarlo, in un'escalation di parole pesanti e urla che non si è...
Prima si ubriaca e importuna la barista senza darle tregua. Poi, come se non bastasse, si ribella ai carabinieri intervenuti per calmarlo, in un'escalation di parole pesanti e urla che non si è fermata nemmeno in caserma. È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, il rumeno che giovedì sera ha creato il subbuglio in un locale di via Ghega.


Si tratta di Ion Slavisa Carpean, trentatré anni. L’uomo, come riferito dai testimoni, aveva alzato decisamente il gomito e preso di mira una dipendente del bar. Lo ha fatto a lungo e con insistenza. La donna non ha potuto far altro che contattare le forze dell’ordine.


Dopo pochi minuti è giunta sul posto una pattuglia dell’Arma. Ma il trentatreenne è andato ancora più in escandescenza. Pretendeva che i militari, regolarmente in divisa, gli mostrassero il distintivo di ordinanza. Alla richiesta di tranquillizzarsi e di uscire dal locale, il rumeno ha iniziato a urlare fingendo di non credere di avere effettivamente davanti a sé i carabinieri.


Una scenata, insomma, che però ha creato ancora più tensione all’interno del bar di via Ghega. «Le divise sono finte, la vostra auto è finta! Non vi credo! Mostratemi subito i vostri tesserini!», avrebbe urlato Ion Slavisa Carpean davanti a tutti.


I militari, di fronte a un comportamento del genere, hanno arrestato e portato in caserma l’uomo per ulteriori accertamenti. Il trentatreenne è stato accompagnato a bordo della pattuglia al Comando di via dell’Istria attorno a mezzanotte, dopo i vani tentativi di calmarlo sul posto.


Non ci sarebbe stata una vera e propria aggressione, ma la resistenza posta nei confronti dei carabinieri era evidente. E ormai ingestibile. La situazione rischiava di degenerare pericolosamente.


Ma, complice la quantità di alcol bevuta durante l’intera serata, il rumeno non ha saputo frenare la propria rabbia e la propria agitazione nemmeno in caserma. Ion Slavisa Carpean ha continuato con la sua messa in scena, domandano la presenza, lì sul posto, del proprio legale di fiducia, l’avvocato Andrea Cavazzini del Foro di Trieste. Nonostante la tarda ora, i carabinieri lo hanno accontentato.


Cavazzini è arrivato in via dell’Istria immediatamente ed è rimasto con il giovane fino alle due di notte col tentativo di calmarlo. Nel corso del fermo in caserma Ion Slavisa Carpean è stato anche schedato e fotografato.


È stato il pubblico ministero Lucia Baldovin, titolare del fascicolo, a disporre gli arresti domiciliari per l’uomo, che dovrà rispondere anche del reato di ubriachezza manifesta. Una bravata che avrà dunque un epilogo giudiziario. La convalida dell’arresto si terrà oggi in udienza davanti al giudice per le indagini preliminari Luigi Dainotti.


(g.s.)


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