Uccise un uomo con l'auto senza fermarsi: assolta
Il Gip ha inflitto all'anziana donna quattordici mesi di carcere solo per omicidio colposo. Niente omissione di soccorso: “Non sono scappata, non l'ho visto”

TRIESTE. Condannata per l'omicidio colposo, assolta per l'omissione di soccorso. E' questo l'esito del processo con rito abbreviato in cui era coinvolta come imputata Silvia Blasina, 72 anni, l'automobilista che il 20 settembre 2009 aveva investito e ucciso sulla "Costiera" il muratore kosovaro Kos Naim Berisha, 27 anni, padre di un bambino di undici mesi.
Il presidente aggiunto del gip Guido Patriarchi ha riconosciuto la responsabilità della donna nell'investimento mortale e l'ha condannata a 14 mesi di carcere con la condizionale; allo stesso tempo però il magistrato ha accolto la tesi degli avvocati Marco Fazzini e Alessandro Carbone che hanno sostenuto che la loro cliente non era fuggita dopo l'investimento per cercare di far perdere le tracce. Al contrario Silvia Blasina non si sarebbe nemmeno accorta di aver travolto il muratore, fermo a lato della carreggiata. «Credevo di aver colpito un ramo» aveva affermato la donna dopo essere stata raggiunta e bloccata dalla polizia nel parcheggio delle Latterie carsiche di Duino. «Non mi sono accorta dell'investimento» aveva detto. Ma non era stata creduta. Poche ore più tardi il pm Giuseppe Lombardi l'aveva arrestata, contestandole l'omissione di soccorso.
La sentenza ha anche detto che il risarcimento alla vedova e al bambino rimasto orfano dovrà essere stabilito dal giudice civile. Il legale della famiglia Berisha, l'avvocato Fabio Campanella aveva chiesto alla Fondiaria un consistente risarcimento. Ma la compagnia ha finora versato alla moglie 80 mila euro e altri 90 mila per il bambino. Mentre i fratelli i genitori hanno ottenuto ciascuno diecimila euro. Il prezzo di uno scooter. «Andremo avanti» hanno detto all'unisono i parenti e il difensore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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