Umiliata e violentata per anni

Chiesto il rinvio a giudizio per Dario Pisa, già condannato per un analogo caso
Tommasini-Trieste-Tribunale
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In febbraio Dario Pisa è stato condannato a sei anni e tre mesi per maltrattamenti continuati, rapina e violenza sessuale nei confronti della sua ex convivente. Ieri il pm Massimo De Bortoli ha chiesto il suo rinvio a giudizio per una vicenda ancor più inquetante. Non solo ha costretto la donna a lavargli i piedi ma in senso di potere assoluto le ha imposto per anni di rivolgersi a lui guardando verso il basso. Se la vittima di questa vicenda osava alzare lo sguardo veniva picchiata di santa ragione. Non solo. Secondo gli accertamenti dell’accusa Pisa obbligava la donna a farsi la doccia quando lo decideva lui. Ogni mattina la violentava costringendola a subire un rapporto orale.

A volte, così è emerso dalle indagini della squadra Mobile, la svegliava nel cuore della notte e la picchiava accusandola di tradirlo con altri uomini. In questo menù degli orrori e delle sopraffazioni compaiono anche ceffoni e pugni. Tanto violenti che la donna si è anche rivolta più volte al pronto soccorso per traumi al volto e alla testa. Ma c’è di più. Secondo le accuse Pisa aveva anche costretto la donna a cambiare il medico curante per rendere più difficile l’attribuzione della responsabilità delle lesioni subite. Questa vicenda fotocopia è emersa indirettamente durante il processo nel quale appunto Dario Pisa è stato condannato. A rivelare che non c’era solo una vittima, ma diverse altre, era stata una vicina di casa. Gli agenti della squadra Mobile su indicazione del pm hanno raggiunto la “vecchia” compagna. La quale ha confermato quello che è stato il suo tunnel degli orrori. E ora il nuovo processo. (c.b.)

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