Un centinaio di filippini riunito nella chiesa di Santa Maria Maggiore

In sottofondo canti natalizi in inglese, da Frank Sinatra al consueto Jingle Bells. Un palco addobbato a festa, e bambini che saltano di qua e di là con i vestitini rossi. L'associazione italo-filippi...

In sottofondo canti natalizi in inglese, da Frank Sinatra al consueto Jingle Bells. Un palco addobbato a festa, e bambini che saltano di qua e di là con i vestitini rossi. L'associazione italo-filippina di Trieste ha celebrato così nei giorni scorsi il Natale, accogliendo oltre un centinaio di persone nell'auditorium della chiesa di Santa Maria Maggiore, tra amici, confratelli e conoscenti, provenienti anche da altre parti della regione. L'occasione era la festa prenatalizia, che può essere organizzata in qualsiasi giorno prima del 24 dicembre. La vigilia invece viene chiamata la “Noche Buena” e si celebra invece in famiglia. Il pomeriggio, intitolato "Le perle d'Italia" è iniziato con la preghiera del Padre nostro recitata in inglese dal padre francescano Gaetano. Un'ora e mezza in ritardo rispetto al debutto previsto, perché "questi sono i tempi filippini" ricorda la segretaria Victoria Dos Dos ridendo, ma è tradizione anche questa. Un Natale alternativo tra balli coreografati da Celeste Cruz, una donna filippina di 64 anni che per dodici ha danzato in giro per il mondo. "Il Pate-Pate - così si chiama il tipo di ballo spiega Cruz - è di tradizione dell'isola di Guam, perché da lì sono emigrati molti filippini". Ma si sono mossi dei passi di danza anche sulle note della cantante statunitense Dolly Parton,"un omaggio a lei", e poi di Jennifer Lopez. Per ritornare alla tradizione con alcune ragazze della comunità di Udine che hanno eseguito una danza etnica, tipica dell'area Nord delle Filippine. (be.mo.)

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