Un colombiano propone la polenta alla spina

Perché proporre solo la birra da spillare? A Trieste c’è anche la polenta alla spina. La novità sta raccogliendo grande successo, proposta dal Ristobar Luciano di via Rismondo, che attorno alla nota pietanza ha raccolto negli ultimi mesi molti buongustai. Tante le ordinazioni che arrivano ogni giorno, al banco, per asporto o a domicilio, con versioni salate e dolci di uno dei piatti più antichi e conosciuti. «A Bergamo c’è un ragazzo, Marco Pirovano, che ha inventato questo meccanismo diffondendolo in molte città italiane – spiega Maribel Ortiz, che gestisce il locale di via Rismondo – polenta alla spina e take away, in differenti varianti. Mi sono informata e ho “importato” la formula anche qui, ormai quasi un anno fa. All’inizio ha suscitato un po’ di perplessità, poi sempre più curiosità e le richieste sono tantissime, anche grazie a un frequente passaparola». All’ esterno del ristobar le locandine sono enormi e richiamano l’attenzione di molti avventori, che entrano spesso esclusivamente per chiedere la polenta. «Molte volte spieghiamo anche come funzionano i macchinari, due in tutto, che svolgono la funzione di lavorarla e di mantenerla sempre calda e liquida. Una volta realizzata la porzione, lentamente si solidifica. Abbiamo due scelte, la polenta bramata e quella taragna, più saporita, da mangiare anche abbinandole con diversi ragù, creme di formaggio o verdura, per accontentare anche i vegetariani. Prepariamo inoltre piatti sudamericani, della mia terra. Abbiamo poi lanciato la polenta con la nutella, che piace molto. Chi adora le crepes col cioccolato non può non amare anche questa proposta, perché è un abbinamento davvero buono».