Un intervento finanziato con i fondi previsti per il Giubileo

La parte progettuale di tutti gli interventi per il recupero dell’ex monastero di Santa Chiara è stata predisposta dagli architetti Cornelia Baldas e Lino Visintin di Gorizia, con il supporto per la...

La parte progettuale di tutti gli interventi per il recupero dell’ex monastero di Santa Chiara è stata predisposta dagli architetti Cornelia Baldas e Lino Visintin di Gorizia, con il supporto per la parte impiantistica dell’ingegner Edoardo Cratti, dell’ingegner Graziano Medeot e del perito Paolo Tomasi. La direzione lavori è stata condotta dall’architetto Lino Visintin. L’architetto Monica Cogoi ha seguito l’iter per conto del Comune. I lavori sono stati appaltati a tre imprese, relativamente alle opere murarie, alle opere impiantistiche e agli arredi. Al termine strettissimo di ultimazione dei lavori previsto dal finanziamento giubilare (31 dicembre 1999) è stata raggiunta la funzionalità di una parte del nuovo museo, quella relativa al piano terra, che è stata utilizzata per l’allestimento di una prima mostra per il periodo da gennaio ad aprile 2000. A tale data i lavori riguardanti le opere murarie erano stati eseguiti sino al 90 per% circa e l’impresa aggiudicataria aveva già manifestato la volontà di abbandonare il cantiere, come poi ha fatto, iscrivendo delle “Riserve” sugli atti contabili.

Dopo lunghe ed estenuanti trattative si è pervenuti a una “rescissione consensuale” del contratto. Per portare a compimento l’opera è stato necessario procedere con due fasi operative, distinte sia sotto il profilo normativo che quello temporale, che hanno interessato nuove progettazioni, nuovi appalti nonché nuove esecuzioni di lavori Lo svolgimento di tutte queste procedure ha dilatato, notevolmente i tempi di realizzazione. La parte edilizia relativa alle ultime lavorazioni è stata eseguita dall’Impresa Sguassero di San Giorgio di Nogaro. La parte impiantistica è stata realizzata dalla ditta Sima impianti Preganziol, oggi L’Operosa impianti. Gli arredi sono stati forniti dalla ditta Olivieri di Gorizia. I lavori sono stati finanziati dalla Regione con legge del 1997 per gli eventi giubilari.

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