Un iter complesso fra Piano regolatore e una serie di varianti

La vicenda delle coop, secondo il sindaco che ha recuperato le pratiche relative in tempo record, parte da lontano. «Nel ’74 precisamente, quando cioè viene adottato il Piano regolatore generale...

La vicenda delle coop, secondo il sindaco che ha recuperato le pratiche relative in tempo record, parte da lontano. «Nel ’74 precisamente, quando cioè viene adottato il Piano regolatore generale intercomunale, redatto da Piccinato che prevede come destinazione del lotto una parte rivolta alla viabilità e un’altra, piuttosto consistente, ad artigianale-turistica», spiega. Poi, nell’82, una variante entrata in vigore due anni dopo conferisce la classificazione H2-commerciale alla zona: l’intervento si dovrà realizzare tramite piano attuativo. Dieci anni dopo (novembre 1992) la società Valdadige ne presenta uno di iniziativa privata, con schema di convenzione urbanistica con la quale si prevede la cessione al Comune dell’area necessaria alla realizzazione della rotatoria su via dei Cipressi.

Dell’87 l’adozione del nuovo Prgc redatto da Gentilli, con scatto della salvaguardia per due anni. La Regione fa rilevare il parere della Soprintendenza, di cui si è riferito nell’articolo a fianco, che inoltre dichiara: «Lo spazio antistante fino al limite della strada provinciale per Grado, dovrebbe essere mantenuto sgombro dall’edificazione arrestando il limite del costruito fin dove già esistente». Quindi il non accoglimento del parere da parte del Consiglio comunale.

Altro anno significativo, il 2007: nell’adozione del progetto preliminare della rotatoria della Marcelliana in variante al Prgc vengono diminuite significativamente le dimensioni del lotto commerciale. «Su richiesta della stessa Valdadige - si legge nella relazione degli uffici - con variante generale 31 al Prgc adottata nel 2008 ed entrata in vigore con l’approvazione il 14 ottobre 2009 è stata modificata la normativa della zona commerciale “H2” di piano portando da 5mila a 2.500 la superficie minima del lotto soggetto a piano attuativo e, nel contempo, solo per il lotto di via Grado e di via Bagni è stata introdotta la deroga della distanza dalle strade di 10 metri anziché 20 (via Grado era diventata di competenza comunale e parte integrante del “centro abitato” come previsto dal Codice della strada, non soggetta quindi al rispetto stradale di 20 mt)».

Si arriva quindi ad anni più recenti, quelli, secondo Cisint, dell’«occasione mancata»: «Nel 2014, con la variante 49 al Pargc “Piano di settore del Commercio” l’amministrazione Altran ha la possibilità, nell’ambito della ricognizione delle realtà commerciali, di delineare per quel sito un futuro diverso, ma non lo fa. Preferisce affrontare tematiche tecniche piuttosto che adempiere a quelle politiche, rinunciando alla possibilità di far aprire nuove maxi-strutture in determinate zone, compresa la Marcelliana». Cosa che invece, come annuncia il sindaco, l’attuale amministrazione intende fare, andando «a compiere a rivedere tutte le zone H». Nel 2015 il terreno Valdadige viene poi alienato a Nova immobiliare. Del 15 dicembre dello stesso anno la presentazione, da parte della srl, della Dia. A marzo del 2016 il passaggio di proprietà a Immobiliare Nord Est, con sede a Reggio Emilia. Il 1° febbraio 2017, infine, l’inizio lavori a Panzano decreatato dalle coop. (ti.ca.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo