Un migliaio in processione per la Patrona

Il tempo incerto non ha scoraggiato i fedeli a partecipare in massa ieri pomeriggio alla processione della Madonna della Salute, patrono di Monfalcone e mandamento. Erano più di un migliaio le persone lungo il percorso cittadino partito da via Fratelli Rosselli e proseguito per piazza della Repubblica, Corso del Popolo, viale San Marco e nuovamente via Rosselli prima di rientrare nel Duomo. Non c’era l’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Maria Redaelli, fino al 27 novembre impegnato nel suo primo viaggio pastorale in Africa, nelle missioni goriziane in Costa d’Avorio e in Burkina Faso. L’obiettivo della visita è anche di aiutare la crescita delle chiese locali ospitando religiosi africani nelle comunità parrocchiali isontine per completare la loro formazione pastorale e teologica.
La solenne liturgia è stata affidata a don Ignazio Sudoso, ex parroco di Gradisca, oggi “cancelliere” della diocesi goriziana. La cerimonia nel Duomo gremito è stata concelebrata sull’ampio altare da una decina di sacerdoti, quasi tutti i parroci del decanato, con in testa quello di Sant’Ambrogio don Fulvio Ostroman. Don Sudoso durante l’omelia non ha accennato ad alcun problema della città, ma riferendosi alla parabola del Vangelo delle Nozze Cana in Galilea dove Gesù durante un matrimonio trasformò l’acqua in vino «per intercessione di Maria», ha raccomandato i fedeli di affidarsi nelle mani della Vergine per superare le difficoltà della vita, i mali fisici, «sia per la salute corporale, per le vicissitudini del lavoro, per la serenità familiare, per le sofferenze e le relazioni con l’altro, nell’aiuto ai bisognosi e nell’accoglienza». Alla processione, che ricorda la grande devozione dei monfalconesi nel ricordo della terribile pestilenza che si diffuse in Europa nel 1630, c’erano anche gli scout, il gonfalone della città, gli amministratori locali con in testa la neo sindaca Anna Maria Cisint, autorità civili e militari, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Monfalcone, Daniele Panighello, i bambini della Prima comunione, marinai, la Polizia municipale, la Banda civica. Nel lungo corteo la statua della Madonna è stata portata a turno in spalla da quattro volontari per volta. I fedeli durante il tragitto intonavano canti alternati a preghiere. Ieri gli uffici pubblici e privati (anche Poste e uffici comunali) e le scuole hanno sospeso le loro attività per la festa patronale. Quasi tutti i negozi e i supermercati invece sono rimasti aperti. Ieri, però, non hanno osservato il turno festivo gli operatori di IsaAmbiente che dalla mattinata hanno raccolto i rifiuti differenziati nelle zone stabilite. Plastica, umido e residuo secco non riciclabile sono stati regolarmente prelevati fuori le abitazioni e condomìni. Una festa, dunque, per Monfalcone e mandamento, tranne che per Staranzano perché le scuole (il comprensivo “Alighieri” e l’Isis Brignoli-Einaudi-Marconi) a differenza dei paesi limitrofi, hanno funzionato. Da qualche anno, infatti, il patrono non è più la Madonna della Salute, ma i Santi Pietro e Paolo festeggiati il 29 giugno.
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