Un monumento al Carpathia salvò i naufraghi del Titanic

L’omaggio di Fiume alla nave che per prima giunse sul luogo del naufragio Dell’equipaggio facevano parte 87 marinai dell’Istria e del Quarnero
Di Andrea Marsanich

FIUME. Sarà collocato nei prossimi mesi a Fiume un monumento dedicato agli eroici marittimi della nave Carpathia che nelle prime ore del mattino di lunedì 15 aprile 1912 trassero in salvo 705 superstiti del Titanic, colpito nel suo viaggio inaugurale da un iceberg e affondato nelle acque dell'Atlantico settentrionale. All'epoca il Carpathia, lungo 165 metri, largo 20 e di 8.600 tonnellate di dislocamento, prestava servizio sulla linea Fiume-Trieste-Napoli-Genova-Gibilterra-New York. A bordo c’era un equipaggio composto, tra gli altri, da 87 marittimi del Quarnero e dell'Istria.

A confermare finalmente la notizia della statua in memoria dei marittimi del Carpathia, che sarà collocata in Riva a Fiume, sono stati Juraj Karnin›i„, presidente dell'Associazione dei capitani marittimi dell'Adriatico settentrionale intitolata Kraljica mora (Regina dei mari in italiano), e il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel.

«I colloqui relativi al progetto sono entrati nella fase conclusiva - ha affermato il primo cittadino - la statua verrà posizionata sul molo Andrea Lodovico De Adamich e costituirà uno dei temi nell'ambito di Fiume capitale europea della Cultura 2020». Va ricordato che è stata proprio l’associazione Kraljica mora, che vanta 120 anni d'attività e 110 soci tra comandanti in pensione e attivi, a proporre questa iniziativa che darà il giusto merito all'unico equipaggio che si mosse in tempo per evitare che il naufragio del Titanic assumesse contorni ancora più tragici.

Prima dell'epico salvataggio, il Carpathia era salpato da New York e stava navigando verso il capoluogo del Quarnero. Il telegrafista della nave ricevette un messaggio da Cape Race, Terranova, nel quale si diceva che la stazione aveva traffico privato per il Titanic. Credendo di fare cosa utile, inviò un messaggio al Titanic. Ma per tutta risposta ricevette una richiesta di soccorso immediato: Sos. Andò a svegliare il capitano Arthur Rostron, che ordinò di fare rotta alla velocità massima (17 nodi, circa 31 chilometri orari) in direzione Titanic, che si trovava a circa 93 chilometri di distanza. Il Carpathia arrivò sul luogo del disastro qualche ora dopo l'affondamento del transatlantico, dopo avere percorso una rotta pericolosa attraverso i tanti banchi di ghiaccio.

Furono salvate, come detto, 705 persone che il Carpathia portò a New York, dove giunse il 18 aprile. Tante le medaglie e i riconoscimenti assegnati all'equipaggio e al comandante Rostron, che venne ospitato alla Casa Bianca dal presidente americano Taft, ricevendo anche la Medaglia d'oro del Congresso, il più alto riconoscimento civile conferito dal Congresso degli Stati Uniti.

Tornando alla Regina dei Mari, si tratta dell'erede dell'associazione fondata nel 1897 a Fiume che si chiamava Club Capitani Marittimi, e che ebbe come primo presidente Bela Cosulich, di origini lussignane. La Regina dei Mari si prefigge di collegare tutti i capitani marittimi di Fiume e della regione, tutelandone gli standard professionali e la tradizione marittima.

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