Un patto bipartisan sull’Authority unica

Giornate decisive per il destino di Monfalcone con un ruolo nella governance dell’Autorità di sistema che vedrà lavorare assieme i porti di Trieste e Monfalcone. Il vicepresidente della giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Sergio Bolzonello, giovedì sera al forum economia del Pd monfalconese, in clima ormai elettorale, conferma il pressing su governo e Parlamento per «assicurare un ruolo partecipativo» al Comune di Monfalcone. Dall’altro fronte il sindaco Anna Cisint, ieri pomeriggio a un incontro del Propeller su porto ed economia del mare, illustra il suo lavoro di tessitura tecnico-politico «in sintonia con la presidente Debora Serracchiani e gli onorevoli Francesco Russo (Pd) e Antonio Cancian (Ncd), quest’ultimo anche presidente delle Autostrade del mare» parlando di uno specifico emendamento per vestire il ruolo dello scalo bisiaco nel comitato di gestione.
Un’alleanza trasversale rara quella tra le istituzioni di maggioranze diverse che stanno lottando per portare a casa un risultato politico importante. Monfalcone porto di valenza nazionale come il porto di Augusta e in grado di entrare come ha fatto la città siciliana (non capoluogo) a pieno titolo quale componente del comitato di gestione dell’Autorità di sistema dell’Adriatico orientale. E soprattutto fare emergere il peso della città bisiaca sempre più «baricentrica» nel bilancio dell’economia del mare per il Friuli Venezia Giulia.
Puntuale l’assicurazione di Bolzonello alla platea del Pd, per Monfalcone «va percorsa la strada della deroga già utilizzata per l’Autorità portuale della Sicilia orientale» con il porto di Augusta. Per avere risposte, lo si è capito da settimane, bisognerà attendere il decreto “omnibus” e proprio su questa strada, che prevede la modifica di un articolo ad hoc dei decreti per non aprire altri fronti con altri porti (pare che su questa via si sia trovata l’intesa proprio con i tecnici del ministero delle Infrastrutture), ha lavorato il sindaco Cisint.
«L’inserimento di Monfalcone nella nuova Autorità di sistema significa che se il porto di Trieste movimenta 60milioni di tonnellate l’anno, aggiungendo i 4milioni e mezzo di Portorosega passa dal 14mo al 13mo o 12mo posto nella classifica dei porti dell’Unione europea» la tesi sostenuta ieri sera dal primo cittadino davanti al nutrito pubblcio del Propeller. Secondo Cisint sarà importante «presentarsi in Europa come un sistema più solido e attrattivo». Trieste ha tutta una serie di moli attrezzati e banchine con un fondale invidiabile, ma non ha spazi, quegli spazi che in vece ci sono nel porto a Monfalcone che però soffre nella profondità dei fondali. «Portorosega porta a Trieste una dote di un milione e mezzo di metri quadrati di aree retroportuali - conferma il sindaco - in parte (60%) terreni demaniali, in parte (35%)spazi dell’Azienda speciale porto e altre del Consorzio industriale». Quantomai necessario far sistema e definire una “governance” degli spazi nel nuovo contesto della Autorità di sistema. E come sottolinea Cisint «c’è un clima di ottima collaborazione sia con il presidente dell’Autorità di sistema, Zeno D’Agostino, sia con le istituzioni coinvolte».
In porto, come ha ricordato la Regione le scorse settimane, si è avviato finalmente un grande piano per rimettere a posto le infrsatrutture. Ma c’è ancora un nodo fondamentale da risolvere e che riguarda i fondali, l’escavo del canale di accesso al porto. Un tema sui cui il sindaco non smette di farsi sentire e lo ribadisce ai componenti del propeller che vede inplatea anche diversi operatori: «Una questione aperta da decenni e che se risolta potrà garantire la percorribilità e l’accesso anche a navi di grande pescaggio».
C’è a quanto pare un piano con un possibile calendario di interventi e il Comune ora chiede «l’accelerazione delle procedure e il rispetto delle tempistiche delle opere in particolare l’escavo». Altro punto da affrontare sarà quello del Piano regolatore portuale. Risolti questi nodi se ne apriranno altri: quelli dei nomi nel comitato di gestione. Il Comune di Trieste ha fatto già sapere che potrebbe essere indicato lo stesso sindaco Roberto Dipiazza. La Regione ha preventivamente nominato Carlo Fortuna, ma con la presenza politica di Dipiazza la Serracchiani potrebbe avocare a sé la poltrona. Bisognerà vedere cosa farà il sindaco Cisint, se sarà aggiunta una sedia per Monfalcone.
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