Un pronto soccorso per volatili

E’ durante la stagione primaverile e agli inizi dell’estate che molte specie di uccelli migrano da meridione verso il continente europeo. Tra questi anche le rondini e i rondoni che talvolta, stremati per la fatica o sottoalimentati, sono costretti a planare al suolo. Per aiutarli a riprendere il volo e completare il loro viaggio ora c’è “Liberi di volare”, una nuova associazione ornitologica di volontariato costituitasi a Trieste per prima in Italia a operare per la tutela, la ricerca, la cura e la riabilitazione di specie migratorie appartenenti alla famiglia degli Apolidi e Irundidi. Alla prima appartengono il rondone e il rondone maggiore, alla seconda la rondine, la rondine rossiccia, il topino, il Balestruccio. «Vi sono specie di volatili ancora poco conosciuti per i loro stili di vita prevalentemente aerei – spiega la presidente di “Liberi di volare” Silvana Di Mauro – ma che sono importanti non solo per la diversità biologica ma pure per il controllo sugli insetti dannosi.” Sfortunatamente anche queste specie appaiono oggi in pericolo a causa delle attività umane che, in seconda battuta, determinano pure i cambiamenti climatici. La nuova associazione, che è sostenuta dalla Lega Italiana Protezioni Uccelli (Lipu), dal Wwf e dalla Lega Anti Vivisezione (Lav), vuole porsi come soggetto di riferimento per coloro che, in caso di emergenza o recupero di uno di questi volatili, non sappiano come comportarsi e come aiutare fattivamente la bestiola. Non è cosa rara infatti imbattersi in qualche giovane rondone che, privo di forze, atterra nei luoghi più impensati e, stordito, non riesca a riprendere il volo. Oppure rinvenire al suolo un uccellino caduto dal nido. Se ci si trova in questi frangenti e non si sa come comportarsi, è possibile contattare l’associazione al 345/5273513, oppure contattare il veterinario aviario Stefano Pesaro al 333/4782159, al numero verde della Ditta Maia 800 531009, infine alla Provincia di Trieste, Polizia Territoriale Ambientale allo 040/3798456. Altrimenti è possibile ricoverare il volatile direttamente alla clinica veterinaria “Campo Marzio” nell’omonima via al civico 6. “La nostra associazione svolge diverse attività – continua la presidente – come la ricerca in collaborazione con diversi enti scientifici, le attività di educazione e sensibilizzazione, la tutela dei siti di nidificazione e riproduzione.
Maurizio Lozei
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