Un sollevatore per fare il bagno anche in carrozzina: così lo storico stabilimento Pedocin diventa inclusivo

Il dispositivo supporterà le persone con disabilità per accedere al mare. Per la stagione lo stabilimento si è dotato anche di nuove carrozzine

 

Roberta Mantini

Il Pedocin si conferma una struttura sempre più accessibile per persone anziane, con disabilità o difficoltà motorie. Da venerdì mattina, sul lato uomini dello storico stabilimento balneare “Alla Lanterna”, è attivo un sollevatore che consente di spostarsi agevolmente a bordo delle sedie dedicate alla balneazione.

In pochi minuti, questo nuovo macchinario permette, dopo aver assicurato la persona all’imbracatura, di sollevarla quanto basta dalla carrozzina per poi posizionarla sulle apposite sedie che, tramite lo scivolo, consentono l’ingresso in acqua in sicurezza.

La nuova attrezzatura è una mini gru elettrica in acciaio verniciato dalla portata massima di 150 chili, con un’autonomia di una quarantina di movimentazioni.

Allo stabilimento balneare Pedocin di Trieste ecco l'elevatore per disabili

Resterà stabilmente al Pedocin e potrà essere utilizzata ogni volta che se ne presenti la necessità, senza obbligare accompagnatori o operatori delle associazioni a portare con sé il proprio sollevatore o a compiere manovre faticose per trasferire le persone da una sedia all’altra. Sarà disponibile anche per chi, con difficoltà motorie, si reca da solo allo stabilimento.

Il nuovo sollevatore è stato ufficialmente consegnato dal Comune allo stabilimento “Alla Lanterna” venerdì mattina alla presenza dell’assessore Elisa Lodi, della coordinatrice della Cooperativa sociale Trieste Integrazione (a marchio Anffas onlus) Annalisa Zovatto e dei consiglieri comunali Roberto Cason e Salvatore Porro.

«L’attrezzatura, di grande utilità soprattutto con le elevate temperature estive – ha spiegato Lodi – sarà utilizzata e gestita dalle associazioni che frequentano abitualmente il Pedocin». L’assessore ha ringraziato i consiglieri Cason e Porro per l’attenzione dimostrata sul tema, e gli Uffici comunali dei Lavori pubblici per l’acquisto del dispositivo e l’Anffas.

Numerose le associazioni triestine che frequentano il Pedocin: tra queste solo l’Anffas durante la stagione estiva gestisce circa 600 presenze. «Veniamo qui tutta l’estate – ha raccontato Zovatto – tre volte a settimana, con gruppi di 12-15 persone, tra loro almeno due sono in carrozzina o hanno difficoltà nella deambulazione. È fondamentale disporre delle dotazioni necessarie e trovare uno stabilimento ben organizzato».

La stagione 2025 è partita con particolare attenzione dell’amministrazione alle esigenze delle persone con mobilità ridotta, anche grazie all’acquisto di cinque nuove carrozzine da mare, che si aggiungono alle due (una per adulti e una per bambini) messe a disposizione gratuitamente dalla ditta Noese Scei Srl, che gestisce il servizio di portierato. «Il Comune riserva un’attenzione particolare al Pedocin – ha sottolineato Lodi – con interventi importanti nel corso degli anni, nella consapevolezza che questo stabilimento balneare per la sua natura garantisce la possibilità di accedere al mare all’intera cittadinanza».

La spesa complessiva nel 2025 per lo stabilimento, come indicato da Lodi, è di circa 274 mila euro. L’importo garantisce fino al 30 settembre i servizi di accoglienza/portierato (83 mila euro), pulizia (68 mila euro) e salvamento (91 mila euro). Altri interventi includono: l’acquisto del sollevatore (860 euro), delle cinque carrozzine da mare (4 mila euro), l’installazione di un sistema di allarme nei pressi del portone lato donne (5 mila euro), l’acquisto di pezzi di ricambio per le barriere antinquinamento (7 mila euro), l’integrazione degli arredi nei locali di servizio (3 mila euro), e la gestione incassi affidata a Esatto (12 mila euro).—

 

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