«Un vero disastro ignorato per anni»

«Già, un vero disastro, non ci sono mezze parole». Lino Santoro, uno dei fondatori di Legambiente a Trieste, per anni alla guida dell'associazione, conosce a fondo la questione del deposito di via Errera. «Mi ricordo bene di quella discarica, nessuno ha mai fatto nulla per anni».
Santoro, Legambiente in passato aveva denunciato pubblicamente il problema, cosa è successo?
Avevamo anche manifestato lì, in via Errera, era la fine anni Ottanta credo. Poi nel tempo l'area è stata abbandonata a se stessa. Era una classica discarica, dove una volta si buttava di tutto. Con l'andare del tempo la pioggia e le infiltrazioni d'acqua nel terreno portano gli idrocarburi sotto. Questo accade anche in Carso nelle grotte inquinate. In via Errera dovevano fare una barriera a mare per evitare che l'acqua piovana a le falde trascinassero le sostanze inquinanti nell'acqua. Visto che quella era una discarica di rifiuti all'interno del Sito inquinato di Trieste, le soluzioni potevano essere due: o si tombava tutto, quindi cementificando l'area, o si procedeva con lo svuotamento e la bonifica. Non mi risulta si sia fatto alcunché.
Come si potrebbe agire ora?
Ci sono dei finanziamenti nazionali ed europei per attivare interventi precisi, ad esempio per il prelievo dell'acqua inquinata, il trattamento e il riversamento in mare. Ma lì ci sono anche rifiuti, che vanno portati via. La zona deve essere messa in sicurezza, altrimenti la falda che passa all'interno della discarica continua a finire in mare.
I documenti scrivono che l'inquinante è degradato nel mare; anzi, più precisamente che «la discarica è stata realizzata scaricando rifiuti direttamente sui sedimenti marini senza alcuna opera di protezione». Questo cosa comporta dal punto di vista puramente ambientale?
Beh, significa che nel mare abbiamo acqua inquinata e quindi tutta la catena alimentare ne risente, dai microrganismi marini al pesce. È un disastro. E qualcuno in quella zona del Canale navigabile va pure a pescare, come noto.
Perché nessuno è mai intervenuto per la bonifica dell’ex discarica?
Perché viviamo in Paese diciamo un po’ particolare, dove i soldi non vengono utilizzati in modo corretto. Evidentemente conviene muoversi in un altro modo.
Quale?
Trascinare tutto nel tempo con la scusa delle caratterizzazioni, cioè dello studio dei livelli di inquinamento sui vari strati di terreno. Durano anni, perché ci sono soldi di mezzo. Ricordiamo cosa è successo nella Laguna di Marano e Grado, con gli esiti giudiziari della vicenda. (g.s.)
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