Un videoproiettore per i cineforum alla Neuropsichiatria infantile

La Donazione dalla Fimp in memoria della dottoressa Scornavacca 
Alex Pessotto
Bumbaca Gorizia 13.04.2021 Cerimonia dono in memoria dott Scornavacca © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 13.04.2021 Cerimonia dono in memoria dott Scornavacca © Foto Pierluigi Bumbaca



Giuseppina Scornavacca, pediatra di Ronchi dei Legionari, è morta improvvisamente nel sonno a 62 anni lo scorso febbraio. Tra le sue tante attività, risultava anche quella per la Fimp: la Federazione italiana medici pediatri. Per ricordarla, il sindacato ha donato a nome del medico originario di Enna un videoproiettore e una cassa audio alla Neuropsichiatria infantile dell’Azienda sanitaria (Asugi-area Isontina).

La Fimp, in particolare, ha ricevuto le offerte giunte da familiari, pazienti, colleghi e amici, oltre che dalla sezione del Partito democratico di Ronchi dei Legionari e dal coro di Vermegliano dove Giuseppina aveva cantato per vent’anni come contralto nell’Ensemble Romjan. Ieri, al centro diurno della Neuropsichiatria infantile (in via IX agosto) una breve commemorazione ha permesso da una parte di ricordarla e, dall’altra, di presentare la donazione.

Nello specifico, hanno partecipato all’incontro il responsabile del servizio di neuropsichiatria infantile Boris Cernic e il suo collega Devid Cescon. Per la Federazione dei medici pediatri c’erano Paolo Lubrano, Andrea de Manzini e Patrizia Florean, rispettivamente presidente, vicepresidente e tesoriere, senza trascurare la partecipazione di Manuela Del Santo, pure lei pediatra nell’ambulatorio di Ronchi dei Legionari dove esercitava Giuseppina.

Da parte della Fimp, l’idea è poi quella di realizzare altri progetti sempre per ricordare la collega scomparsa: uno è l’acquisto di un ecografo di ultima generazione per il reparto pediatria dell’ospedale di Monfalcone, ma si sta già pensando anche a una donazione all’ambulatorio per i disturbi del comportamento alimentare, con sede sempre a Monfalcone.

Tornando al centro diurno, quello di via IX agosto è il primo in area isontina. È destinato ai giovani dai 14 ai 21 anni. Occupa uno spazio di 300 metri quadrati che, nell’arco di un anno, sono stati rimessi a nuovo. È stato inaugurato lo scorso gennaio e possiede una cucina, aree per lo studio, per il relax e per la visione di film. Attualmente, conta circa 25 utenti, divisi in quattro gruppi. Le attività che si svolgono al suo interno sono di tipo socio-educativo da una parte (in collaborazione con la cooperativa Lri di Trieste) e, dall’altra parte, di gruppo (condotte da neuropsichiatri e psicologi). Quando finirà la pandemia resterà aperto dalle 14.30 alle 19.30.

La donazione del videoproiettore e della cassa audio è il frutto di una richiesta dei ragazzi che frequentano lo stesso centro. L’intento, infatti, è quello di dare vita a un cineforum. Ovviamente, non è mancato ieri un ricordo di Giuseppina, alla presenza di suo marito e di suo figlio. «Si faceva carico dei casi più difficili – ha detto, commosso, Boris Cernic –. Di fronte alle situazioni più complesse non si tirava indietro mai. È sempre stata una presenza costante, un punto di riferimento vero».

Un centro diurno analogo a quello di Gorizia sarà aperto a Monfalcone. —

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