Una nevicata memorabile Mai così abbondante dal 1991
Venti centimetri di neve in città. Una nevicata così non la si ricordava dal 1991. E dopo i fiocchi c'è timore per le prossime gelate. Lunedì la colonnina di dovrebbe precipitare addirittura a meno 12

FERRARA.
Venti centimetri caduti in dieci ore. Con punte fino a 50 centimetri nel Portuense e 30 nell’Alto Ferrarese. Una nevicata così non la si ricordava nel Ferrarese fin dal 1991. E ai disagi per le strade imbiancate si aggiungono ora i timori per le prossime gelate. Oggi il termometro dovrebbe scendere a meno 9, e a questa temperatura il sale non scioglie più nulla. Domani la colonnina di mercurio dovrebbe precipitare addirittura a meno 12 gradi, trasformando la poltiglia che fino a ieri mattina sfarinava sotto le scarpe e le ruote in scivolose lastre di ghiaccio.
«State in casa, uscite il meno possibile», è l’appello che l’assessore provinciale alla Viabilità Davide Nardini - al termine di un incontro in Prefettura coordinato da Mariaclaudia Ricciardi - rivolgeva ieri ai cittadini per le prossime critiche ore, le più a rischio per il traffico ma anche per i pedoni.
Il piano anti-neve, spiegano i tecnici della Provincia, del Comune di Ferrara e di Hera, è scattato fin dalla serata di venerdì con i primi interventi di salatura. Tremila quintali di sale distribuiti dai 36 mezzi della Provincia e 1500 da Hera nelle strade comunali solo venerdì notte. Ma le scorte provinciali si stanno esaurendo: già oggi è atteso un rinforzo di tre camion provenienti da Porto Viro. Un’autentica, bufera, quella che si è scatenata venerdì sulla città e in provincia: andare oltre i 30 all’ora, in auto, era da temerari e il traffico procedeva al rallentatore. Il primo a cedere alla neve è stato il ripido sottopasso di via Ravenna, che solo ieri verso le 10.30 è stato riaperto alla circolazione dopo una prudenziale chiusura disposta dalla polizia municipale.
Le strade della città hanno ricominciato a mostrare l’asfalto solo nella tarda mattinata di ieri: gli interventi hanno privilegiato infatti le grandi arterie in entrata e in uscita per poi passare gradualmente alle vie cittadine. Le condizioni meteo hanno inoltre imposto la revoca della chiusura dell’asse Cavour-Giovecca e del parcheggio nella carreggiata centrale di viale Cavour. La possibilità di usufruire dei parcheggi gratuiti di piazza Ariostea a piazza XXIV Maggio è rimasta legata alla loro praticabilità.
Ancora impraticabile invece gran parte delle piste ciclabili, ma anche i marciapiedi là dove i residenti non avevano provveduto alla spalatura. Le proteste, puntuali, non sono mancate. A Fossalta l’ufficio postale è rimasto chiuso perché l’impiegato, durante il tragitto da Sabbioncello San Pietro, è finito con l’auto nel fosso, e altri automobilisti hanno condiviso la stessa disavventura.
«Lo spazzaneve non è passato - è la lamentela - e nemmeno il carroatrezzi è riuscito ad arrivare a destinazione perché è rimasto a sua volta bloccato dalla neve che in alcuni punti ha formato montagnole alte anche un metro».
«Abbiamo 800 chilometri di strade comunali - replicano i tecnici diHera - contiamo di riuscire a recuperare l’intera situazione entro oggi» (ieri, ndr). «È tutto sotto controllo - assicura anche l’assessore comunale alla Protezione Civile Aldo Modonesi - In nottata non ci sono stati particolari incidenti o anche solo uscite di strada, e questo è già un indicatore significativo».
Ai 1500 quintali distribuiti dai 15 mezzi spargisale di Hera nella strade comunali si sono aggiunti ieri altri 2000 quintali. Sempre dalle 21 di ieri, informa una nota di Hera, «sono entrate in azione anche una ventina di lame sgombraneve». Dalle 6 di ieri mattina sono stati impiegati quattro mezzi per lo spargimento manuale di sale. Altri 30 operatori hanno provveduto a spalare manualmente la neve, per rendere accessibili i punti nevralgici, come ospedali e scuole.
E a proposito di scuole: ieri gli istituti scolastici erano regolarmente aperti ma letteralmente dimezzati per colpa della neve. In alcuni casi gli studenti sono tornati a casa perché la loro classe era di fatto rimasta deserta. Ieri in ogni caso Hera ha continuato le operazioni di sgombro e salatura delle strutture nevralgiche per la circolazione, come cavalcavia, sottopassi, rotatorie, circonvallazioni e tangenziali e le principali strade ad alta frequenza.
Non mancano i consigli e le disposizioni ai cittadini. Il Comune ricorda che serve una precisa autorizzazione da parte della polizia municipale per la pulizia dei tetti con spargimento di neve al suolo, altrimenti vietata. Così come è proibito «pattinare per strada o spargere acqua che potrebbe gelare.
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