Una pioggia di milioni per i binari del raccordo

Schiarite vere e passi concreti nel porto di Monfalcone alla vigilia ormai dell’entrata in funzione della nuova Autorità di sistema che unisce TRieste a Monfalcone. La Regione mette sul tavolo nuovi...
Bonaventura Monfalcone-10.02.2017 Nuove barriere-Porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-10.02.2017 Nuove barriere-Porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Schiarite vere e passi concreti nel porto di Monfalcone alla vigilia ormai dell’entrata in funzione della nuova Autorità di sistema che unisce TRieste a Monfalcone. La Regione mette sul tavolo nuovi fondi, un milione e 400mila euro per lavori sul raccordo ferroviario del Lisert. Si tratta di opere di manutenzione straordinaria necessarie per la sicurezza e la funzionalità sul fascio di binari esterno allo scalo, oltre un chilometro. Ma c’è anche la notizie di altri lavori per oltre 2milioni 700mila euro che seguirà il Consorzio industriale per rifare gli altri binari interni del porto che vanno sulle banchine. Entrambi partiranno entro quest’anno. A darne la nortizia l’assessore regionale alle infrastrutture Maria Grazia Santoro che ieri ha riunito in porto, accanto al Csim e ai tecnici di Rfi tutti gli operatori portuali. Oltre 30 persone per fare un bilancio sui lavori di infrastrutturazione che dopo anni di blocco finalmente vedono il riavvio. All’incontro invitata anche il sindaco di Monfalcone, Anna Cisint. Un’occasione per fare anche il bilancio, a distanza di un anno, sull’attività del gestore unico ferroviario. E la novità è che dopo un inizio davvero travagliato il giudizio è positivo, il gestore si è messo in linea con le esigenze degli operatori senza nessun disservizio.

«L’avvio del nuovo servizio è avvenuto con qualche difficoltà - ha confermato Santoro - ma ha raggiunto ora un buon livello di efficienza. Dopo un confronto con Rfi la Regione interverrà per migliorare la sicurezza e la velocità dell’infrastruttura ferroviaria». Ecco a cosa servirà il milione e mezzo (circa) per risolvere alcune prescrizioni avanzate da Rfi. Lavori che seguirà direttamente la Regione senza dare alcuna delega. Per i lavori interni al porto invece si occuperà il Csim. La cifra in ballo è più alta, 2milioni e 700mila euro, soldi che erano stati accantonati a suo tempo, ma che erano stati congelati per discussioni con il demanio e che ora vengono sbloccati. I lavori da fare sono pesanti, c’è da togliere i bionari e riposizionarli con una nuova base di calcestruzzo come chiede Rfi. Il progetto preliminare è già fatto, ora tocca all’esecutivo e i lavori partiranno entro l’anno. Una giornata particolarmente densa quella di ieri dove si è fatta con l’assessore Santoro la carrellata sui lavori già fatti e quello che manca. Tutte infrastrutture che diventano importanti in vista dell’Autorità di sistema. Non si sa nulla ancora sui tempi di attuazione, in compenso si è parlato di piano regolatore. Il porto di Trieste lo ha già fatto, quello di Monfralcone è tutto da fare. Ma per evitare il rischio che chiedano di rifarli entrambi l’assessore Santoro ha annunciato che si cercherà di convincere il ministero a considerare il piano di Monfalcone come capitolo di quello di Trieste già pronto.

Giulio Garau

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