Una sala del commiato per familiari e amici

Oltre 352mila euro per i lavori di completamento del nuovo forno crematorio di Sant'Anna, la cosiddetta linea tre: consentirà di seguire la cremazione del congiunto su schermo. È il terzo e più corposo intervento approvato dalla giunta con il pacchetto delle delibere “cimiteriali”.
Attualmente il forno opera a regime e, si legge nella delibera, «può essere utilizzato senza un limite massimo di cremazioni al giorno». Il forno è dotato dei sistemi di trattamento e contenimenti degli impatti più avanzati. «L'opera è già in funzione ma servono altri lavori per portarla a compimento», dice l'assessore Andrea Dapretto. In cosa consistono? Il primo intervento sarà l'adeguamento alla sala del commiato, destinata a diventare punto di ingresso e luogo di raccoglimento «da cui assistere alla cremazione del congiunto attraverso il monitor». È a questo fine che verrà realizzata una rampa d'accesso per disabili e saranno rifatte le porte. «Si prevede inoltre l'arredo della sala in vista dell'apertura al pubblico - recita la delibera -. In una prima progettazione l'arredo è stato definito da sedute modulari rivolte verso il monitor collegato alla telecamera a circuito chiuso da cui assistere alla cremazione, da alcuni vasi e da un piedistallo su cui esporre l'urna cineraria».
Nell’area tecnica del forno crematorio era prevista dal progetto originario la presenza di alcune celle frigo per il deposito dei feretri. Ma lo spazio è stato poi utilizzato soltanto per il ricovero temporaneo dei feretri in attesa della cremazione. Una sosta operativa che rende superflue le celle: verrà quindi installato un impianto di ventilazione e ricircolo dell'area, nonché di climatizzazione.
La delibera prevede poi la collocazione di un sistema anticaduta in metallo sulla copertura dei volumi più bassi dell'edificio, attualmente accessibile per esigenze manutentive. L'ingresso al crematorio, attualmente manuale, verrà sostituito con un cancello elettronico e la strada di accesso alla struttura verrà arricchita da un'aiuola. Saranno migliorate anche le fognature.
Parte del progetto, infine, è anche il ripristino del muro di cinta del cimitero ottomano, adiacente al forno. Realizzato fra il 1848 e il 1849, il piccolo cimitero islamico è uno dei luoghi meno conosciuti e più affascinanti della città. (g.tom.)
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