Una sede per Biagio Marin Già raccolte oltre 200 firme

Sono già 205 i gradesi che chiedono la valorizzazione della poesia di Biagio Marin anche attraverso una sede adeguata dove tutti possano accedere, per visionare l’importante materiale letterario. Cittadini che ritengono opportuno e doveroso sensibilizzare, in particolar modo i rappresentanti del Comune e delle altre istituzioni e i responsabili delle numerose associazioni locali, «su un problema della massima importanza per la nostra comunità: la poesia di Biagio Marin, le sue carte e i sui libri».
«Si tratta di un patrimonio – affermano i firmatari della petizione che ieri mattina è stata consegnata al sindaco Maricchio –, che riguarda, oltre che Grado, tutto il mondo, che viene valorizzato dagli studiosi di letteratura e di storia, da Vienna, a Barcellona, Oxford, Belgrado, e che ancora non è stato interamente utilizzato, ed è continuamente implementato». Ecco perché viene messa in evidenza l’importanza del Centro Studi Biagio Marin che «svolge un’attività – affermano i firmatari - altamente meritoria, che torna a vantaggio della nostra comunità non solo sotto il profilo spirituale e culturale ma anche economico e turistico». Il Centro Studi, oggi presieduto dalla professoressa Edda Serra, ha svolto, dal 1985 a oggi, una preziosa opera per mantenere viva la memoria del poeta con tante iniziative come il Premio Nazionale per la poesia in dialetto intitolato a Biagio Marin per poeti, critici letterari. E’ pure prevista la premiazione delle migliori tesi di laurea. Fra le altre numerose iniziative citiamo l’importante collaborazione del Centro Studi con studiosi e università italiane e straniere, la pubblicazione di “Studi Mariniani”, la celebrazione della memoria di Marin ogni anno, il 29 giugno, con concerti, presentazioni e altre attività e anche l’importante collaborazione con la scuola pubblica. I 205 firmatari dell’istanza chiedono in particolare «una sede in cui il materiale mariniano del Centro Studi Biagio Marin abbia spazio dignitoso e razionale». Poi ancora che lo stesso Centro abbia un sostegno adeguato alla scopo di garantire la continuità degli studi e di una borsa di studio annuale consistente, tale da assicurarne la continuità e vitalità ed anche che la “Sala Marin” della Biblioteca Civica sia ripristinata e aperta al pubblico prima possibile. E per concludere chiedono che i visitatori che vengono da lontano possano godere nei modi più consoni alle esigenze di visione e di studio tutto il prezioso materiale.
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