Un’altra città chiede spazi e politiche mirate per lo sport e i giovani

Al prossimo assessore alle Politiche giovanili si è rivolto idealmente l’ultimo dibattito online di Un’altra città. Ciò che gli o le si chiede è innanzitutto attenzione allo sport. Ma anche contrasto alla povertà educativa, mediatori culturali nelle scuole, apertura degli edifici scolastici alla fruizione da parte di genitori e cittadini, implementazione di biblioteche rionali e attività culturali nelle periferie, introduzione di aree pedonali, scuolabus, pedibus nonché di una segnaletica stradale semplificata allo scopo di favorire la mobilità in sicurezza dei bambini per le vie della città. La rete civica continua in questo modo a snocciolare i punti del proprio programma attraverso una serie di incontri tematici, il cui scopo dichiarato è quello di influenzare il dibattito elettorale. Finora infatti non si è mai parlato di eventuali candidature, anche se l’area di riferimento è quella del centrosinistra.
La discussione è stata coordinata da Claudia Piredda. Carlo Iernetti, storico educatore dei ricreatori comunali, ha descritto questi luoghi come «una specificità di Trieste da valorizzare. La politica spesso ha dato priorità ai desideri dei genitori, quindi degli adulti, rispetto ai reali bisogni dei bambini. Si è pagato inoltre lo scotto del controllo, dal momento che la paura di una denuncia è sempre dietro l’angolo. Così però si è perso in autonomia educativa. I ricreatori escano dai propri confini e puntino sulla formazione di qualità».
Il dirigente sportivo ed ex giocatore di rugby Alessandro Carbone ha messo in luce da un lato la tendenza a tentare di produrre atleti professionisti da parte delle società, dall’altro l’assenza di spazi e occasioni in cui «correre, arrampicarsi» che grava sulla stragrande maggioranza dei minori. Un problema che dal suo punto di vista sarà da risolvere a maggior ragione alla luce della pandemia: «Lo sport giovanile sarà sempre meno sostenibile sia per le famiglie sia per le società: un associazionismo appunto tra le società mi sembra l’unica via percorribile». Sono intervenuti inoltre il cooperatore e progettista sociale di Arciragazzi Genova Juri Pertichini, Elena Debetto della Uisp Fvg, il consigliere nazionale degli Scout Cngei Graziano Rumer. —
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