Un’autobotte “mutante” per la Protezione civile

Il nuovo mezzo, costato 150mila euro, potrà essere utilizzato in interventi anti-incendio, ma anche come spargisale e rompighiaccio nei mesi invernali
Di Antonio Boemo

Si amplia l’operatività dei volontari della Protezione civile, grazie a un nuovo mezzo multifunzionale, giunto in questi giorni a Grado, che potrà essere usato come autobotte, camion o per spargere il sale e rimuovere il ghiaccio dalle strade. È costato 150mila euro, interamente coperti da un contributo della Regione. Con questi fondi sono stati acquistati la motrice, il serbatoio con le manichette per l’autobotte antincendio, nonché il cassone per il trasporto di vari materiali. L’attrezzatura spargisale e la lama per la pulizia del ghiaccio e lo sgombero della neve è stata invece acquistata dai volontari della Protezione civile, che hanno speso circa 6mila euro.

Aumenta, dunque, l’impegno del personale della Protezione civile, sempre in prima linea nel mettersi a disposizione della comunità. Basta pensare al problema dell’acqua alta: sono proprio i volontari della Protezione civile a entrare in azione, allertando i cittadini, tramite sirene e messaggi via altoparlante, affinché possano mettere per tempo al riparo i propri beni. Volontari che poi, in queste situazioni eseguono numerosi interventi per bloccare strade, svuotare cantine e quant’altro. Grazie alle loro capacità, ai continui addestramenti e alle dotazioni a disposizione, i volontari gradesi della Protezione civile vengono chiamati spesso a intervenire a supporto in altre zone, anche all’estero. Recentemente alcuni di loro hanno infatti partecipato a operazioni antincendio in Puglia.

L’intervento della Protezione civile viene richiesto in ogni momento, anche per la semplice assistenza, come in occasione della recente esibizione delle Frecce Tricolori. E sono stati proprio i volontari della Protezione civile, sempre guidati dal coordinatore Giuliano Felluga, nell’ambito del progetto “TurSub”, al quale partecipano tanti appassionati per visitare i fondali che circondano Grado, a trovare di recente parte di un teschio appartenuto quasi sicuramente a un aviatore americano, finito in mare con il bombardiere caduto davanti all’Isola durante l’ultima guerra.

Attualmente sono una sessantina i volontari. Parte di questi sono disponibili a interventi pressoché immediati, anche di supporto a enti pubblici, istituzioni sanitarie, soccorsi in laguna. Ciò grazie anche alla possibilità di utilizzo di vari mezzi.

Per quanto concerne la laguna e il mare, a disposizione ci sono infatti un hovercraft che può trasportare due persone, oltre al pilota, una barca con due motori, un’altra per il trasporto di persone soccorse da sanitari, una batela, una pilotina e un gommone. La Protezione civile si occupa anche della “Stella del mare”, il peschereccio del Comune che è la barca ammiraglia del Perdòn de Barbana.

Il parco automezzi comprende, invece, una Panda, un furgone a nove posti, un pick-up, un camion telonato e il nuovo mezzo con modulo antincendio. Ciò che manca ancora è un ricovero per i mezzi (la progettazione è già in corso) possibilmente coperto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo