Un’operazione da 600mila euro

Valore frutto dell’Accordo quadro, incluso il contributo (200mila) dell’azienda
Figlia dell’Accordo di programma quadro tra Comune di Monfalcone e Fincantieri, approvato con i voti della precedente maggioranza consiliare il 19 luglio 2016, l’acquisizione del raccordo ferroviario a servizio del cantiere navale è divenuta effettiva alla fine dello scorso marzo, con la firma delle parti del contratto di permuta. A fine 2016 la nuova amministrazione locale aveva dato continuità all’operazione provvedendo a incaricare lo studio notarile Gelletti di Trieste della redazione e stipula del contratto immobiliare tra il Comune di Monfalcone e la società Fincantieri, impegnando le somme necessarie (4.606 euro di parcella e 25.481 euro di spese e imposte conseguenti alla stipula dell’atto).


L’operazione ha un valore complessivo di 600.000 circa, in cui è incluso il contributo di 200.000 euro da parte di Fincantieri proprio a parziale copertura della sistemazione delle aree del tracciato ferroviario da dismettere. A carico dell’azienda è stato eseguito anche il carotaggio ai fini della verifica sullo stato di inquinamento del terreno del raccordo, lungo 3,5 chilometri per una superficie di 21.480 metri quadrati. Il valore del sedime è stato stimato nell’accordo in 273mila euro. L’operazione immobiliare, che ha avuto un saldo positivo per l’ente di 23mila euro, riguarda anche la cessione da parte del Comune del reliquato, già inglobato nello stabilimento di Panzano, di 1.648 metri quadrati, del valore stimato in 66mila euro, nonché l’utilizzo promiscuo dell’ingresso dell’ex Albergo operai, del valore di 42mila euro.


Le acquisizioni delle proprietà di Fincantieri al patrimonio comunale, invece, assieme al tracciato ferroviario, consistono nell’area di via dell’Agraria, dove insiste un impianto di sollevamento fognario pubblico, del valore di 13.320 euro, e l’opzione per l’acquisizione dell’area a parcheggio di via Caboto-Vespucci, 2.416 metri quadrati per un valore di 99.220 euro. Nell’accordo quadro si parla anche della realizzazione di un’area di sosta interna allo stabilimento nella zona della “Corea”, ma legandola alle esigenze dell’azienda.
(la.bl.)


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