Usb lancia il primo sciopero contro la Lidl

L’aveva preannunciata: Usb (Unione sindacale di base), dopo aver stabilito basi nel settore industriale e in quello portuale, avrebbe sfidato un comparto più giovane e con minore tradizione di lotta sindacale, quello della grande distribuzione organizzata (gdo). Nel presentare la contro-manifestazione del 1° maggio, Sasha Colautti, ex segretario della Fiom triestina approdato al sindacalismo alternativo, aveva indicato l’obiettivo, il gigante tedesco della “gdo”, la Lidl.
Così Usb ha proclamato uno sciopero per tutta la giornata odierna e per tutte tre le sedi triestine del gruppo: via Valmaura, scalo Legnami, via Fabio Severo. In tutto vi lavora una sessantina di persone, «la maggior parte - precisa una nota di Usb - assunte con contratti part-time». Secondo Colautti, si tratta del primo sciopero organizzato a Trieste contro le politiche aziendali Lidl. In via Valmaura, dalle 11 alle 14, la sigla organizzerà un presidio. «Irregolarità, abusi del contratto e abusi di legge non si contano in più», attacca il comunicato diffuso da Usb Lavoro privato. Lidl «impone cambi di profilo orario continui e senza preavviso, anche di giorno in giorno, rendendo la vita impossibile». «La disorganizzazione - incalza la nota firmata da Colautti - è totale e viene scaricata completamente sulle maestranze». Fino all’affondo: «Persone che fanno praticamente di tutto, spazi inadeguati per lavorare, problemi di igiene, problemi di ergonomia, carichi pesanti e mansioni spesso non corrispondenti con il lavoro svolto». Tutto questo genera - secondo Usb - i casi di infortunio e di inabilità al lavoro: «Su queste persone sfortunate vengono fatte pressioni per dimettersi, pena l’emarginazione e l’isolamento». Colautti sostiene che Usb ha richiesto a più riprese un incontro con l’azienda, ma senza risultato. Anzi, di recente è stato firmato un integrativo che peggiora la situazione, anche per quanto concerne il lavoro domenicale. E allora, conclude Colautti, altro non resta che andare allo scontro aperto e lanciare la vertenza Lidl con la massima pubblicità.
Dal punto di vista operativo le sedi triestine del gruppo afferiscono alla piattaforma logistica di Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone, struttura inaugurata nel febbraio 2006. Rifornisce 66 punti vendita ubicati in Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.
magr
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