Uscieri comunali, stipendi tagliati anche di 300 euro

TRIESTE
Uscieri come maschere teatrali? «No, grazie». Perché chi si occupa del “servizio di presidio e ricevimento del pubblico” è un addetto al controllo degli accessi e come tale va inquadrato: questo il pensiero condiviso da lavoratori, sindacati e anche dal sindaco Roberto Cosolini. Il caso riguarda gli otto addetti che si occupano di portineria e prima reception nei quattro principali edifici del Comune: il municipio in piazza Unità, l’ingresso retrostante di largo Granatieri, l’Anagrafe di passo Costanzi e palazzo Carciotti in via Genova. Sono lavoratori esterni, che prestano la loro opera al momento ancora per la Metroservice srl e che dal primo settembre dovrebbero passare sotto la Cooperativa Arteventi, ditta udinese che si è aggiudicata l’appalto triennale per il servizio.
Fin qui, nulla di strano. Pare però che la proposta contrattuale presentata dalla nuova ditta ai lavoratori non sia stata quella attesa. Tanto che i sindacati, oltre a riferire del problema e a confermarne l’esistenza, si sono già mossi per chiedere un incontro a Cosolini. Spiega Fabio Goruppi dell’Ugl: «Agli otto lavoratori in questione è stata prospettata l’applicazione del contratto degli enti teatrali. Li vogliono pagare 6 euro lordi all’ora, passando cioè dagli attuali 9,28 a 6,05. C’era un accordo verbale con l’amministrazione uscente per la conferma del contratto e delle stesse cifre. Si tratta di diritti acquisiti - aggiunge Goruppi -: con gli straordinari percepiscono oggi circa 900 euro al mese, ora rischiano di arrivare a 600-700. Chiederemo al sindaco di intervenire».
Promette battaglia anche Walter Giani della Cisl: «Avevamo preso un accordo con il direttore generale secondo cui il Comune si sarebbe impegnato a garantire l’applicazione del contratto di riferimento con il nuovo appalto. In questo caso però - continua Giani - ne viene proposto uno che li fa guadagnare molto meno, quello delle maschere teatrali. Non posso credere si manchi alla parola data».
Da Arteventi, vincitrice della gara d’appalto con un ribasso del 36% sulla soglia d’asta di 650mila euro più Iva, nessun commento sulla questione. Ma solo la conferma telefonica di come il contratto non sia stato ancora firmato e che l’offerta abbia interessato i lavoratori oggi in servizio.
Fermo il sindaco: «La gara d’appalto - dice Cosolini - era stata effettuata dalla precedente amministrazione, mi riservo di valutare se le maglie della gara non siano state troppo larghe dal punto di vista contrattuale. Naturalmente mi auguro di no. Pare che la proposta arrivata sia quella del contratto da maschere teatrali ma i dirigenti comunali mi hanno assicurato che deve essere applicato il contratto per servizi di portierato. Spero sia un falso allarme - conclude il primo cittadino -, ma se così non fosse si tratterebbe di una proposta vergognosa, inaccettabile».
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