Uti Collio-Alto Isonzo Gorizia la vera “padrona”

Trentadue voti espressi da tutta l’Assemblea. Tredici espressi soltanto da Gorizia. Ecco i due numeri che confermano quanto “dominante” sia la posizione del Comune di Gorizia all’interno dell’Uti Collio-Alto Isonzo.
L'assemblea dei sindaci dell'Unione, infatti, esprime un totale di 32 voti. Il sindaco di Gorizia esprime 13 voti; i Comuni di Cormòns e Gradisca d'Isonzo hanno un "peso" equivalente a tre voti mentre Romans vale 2 voti. I sindaci di Capriva, Dolegna, Farra, Mariano, Medea, Moraro, Mossa, San Floriano, San Lorenzo, Savogna e Villesse dovranno accontentarsi di un voto ciascuno.
Insomma, Gorizia è la protagonista assoluta e lo sarà sin dal primo luglio, data in cui è prevista la decorrenza dell'esercizio delle funzioni comunali dalle costituite Unioni territoriali. La rivoluzione, dunque, è ormai alle porte. Illuminante la lettura dell'articolo 30: le funzioni riguardanti servizi sociali, polizia municipale, attività produttive, catasto, protezione civile, statistica, presentazioni di progetti a finanziamento europeo dovranno essere esercitate, infatti, a decorrere dal primo luglio Tempi ristretti, dunque.
Nel 2017, invece, verranno "fuse" le funzioni riguardanti la gestione del personale e dei servizi tributari, la pianificazione territoriale comunale e edilizia privata, la pianificazione territoriale di livello sovracomunale. Dal 2018 verranno esercitate le restanti funzioni: l'Unione, a quel punto, sarà totalmente operativa e i Comuni, pur sopravvivendo, si vedranno spogliati dalla gran parte delle loro funzioni.
«Sin dalla prima ora, non ho mai manifestato forti perplessità o resistenze nei confronti delle Uti. Ritengo - commenta il sindaco Romoli - che possano essere una buona prospettiva per gli enti locali. Certo, tralascerei il pasticcio che è stato creato dopo, con la falsa partenza e tante cose poco chiare. L’incontro di oggi servirà a fare chiarezza. Noi dominanti? Per quanto riguarda Gorizia, credo che nella futura Unione intercomunale sia stato salvaguardato il suo ruolo. È stato fatto un buon lavoro grazie alla collaborazione di tutti i sindaci dell'Isontino».
In ciascun Comune, dovrà essere attivato uno sportello che avrà la funzione di mediare tra le esigenze dei cittadini e la struttura del nuovo ente. Il vantaggio sarà soprattutto per i piccoli Comuni, che potranno così godere di consulenze e rapporti con professionisti specializzati in un singolo settore, che potranno anche svolgere attività a giorni alterni nei vari uffici dell'Uti sparsi sul territorio.
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