Vacchi alla guida della Fondazione Trieste

Il fisico bolognese presidente dell’istituzione per la crescita della città scientifica al posto di Fantoni

Cambio della guardia al vertice della Fondazione internazionale Trieste. Stefano Fantoni, ormai impegnato a tempo pieno a Roma alla guida dell'Anvur (l'Agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca) ha passato la mano dopo tre anni al collega Andrea Vacchi, lui pure fisico. Il nuovo presidente, indicato come suo successore dallo stesso Fantoni, è stato confermato per acclamazione dal consiglio di amministrazione della Fondazione nel corso di una riunione al Centro di fisica teorica.

«Nei suoi 32 anni di esistenza – ha ricordato Vacchi nell'accettare l'incarico – la Fondazione ha rappresentato il terreno di cultura e il reticolo di riferimento per la crescita della Trieste scientifica che conosciamo». Un ruolo prezioso di interfaccia tra la comunità scientifica, il mondo della produzione e dei servizi e i decisori politici che la Fit (http://www.fondazioneinternazionale.org/index.php) ha svolto con perseveranza, spesso dietro le quinte.

Vacchi ha confermato l'intento di proseguire l'impegno legato ai temi del trasferimento di tecnologie e dell'innovazione di prodotto, utilizzando le risorse professionali dei tre atenei regionali. E ha detto di voler conservare e rafforzare il confronto a più voci sul problema cruciale dell'energia, approfondendo le soluzioni tagliate sulla realtà regionale. Un tema che Fantoni aveva posto al centro della strategia della Fondazione, come testimoniato negli anni 2010-2011 dagli incontri del ciclo “Le filiere dell'energia” alla Camera di commercio su risparmio energetico, energia solare, acqua e territorio, da quello all'ex centrale idroelettrica di Malnisio in collaborazione con l'Immaginario Scientifico, nonché dal convegno sull'energia organizzato a Lussino.

Lungo lo stesso filone s'inserisce anche la recente richiesta di collaborazione che Comune di Trieste e Area Science Park hanno rivolto alla Fit in materia di recupero e riciclaggio dei rifiuti urbani.

Tra le altre attività in calendario quest'anno, Vacchi ha menzionato il sostegno al Master in azioni complesse (sviluppato dalla Sissa assieme agli atenei di Trieste e Udine) e il supporto alla candidatura del Triveneto a capitale della cultura 2019. La prima attività del 2012 – su richiesta del Lions Club Trieste Host – sarà la giornata dedicata alle scuole sui temi di energia, ambiente, scienza e società, che si svolgerà il prossimo 29 marzo.

Bolognese, 61 anni, Andrea Vacchi si è laureato in fisica all'Università della città felsinea e ha quindi svolto attività di ricerca e insegnamento al Politecnico di Zurigo, alla Rockefeller University di New York, al Cern. Nel 1990 si è trasferito a Trieste occupandosi per l'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) della ricerca di antimateria nei raggi cosmici mediante palloni stratosferici e i satelliti Nina e Pamela. Dal 2000 al 2003 è stato presidente della commissione nazionale Infn per i temi di ricerca e sviluppo, dal 2003 al 2009 ha diretto la sezione di Trieste dell'Infn e dal 2009 al 2011 è stato membro della giunta esecutiva. Dal 2007 al 2011 ha inoltre ricoperto il ruolo di direttore editoriale della rivista divulgativa dell'Infn “Asimmetrie” (www.asimmetrie.it), rinnovandola radicalmente nella veste grafica e nei contenuti. (f.pag.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo