Vaccini obbligatori Il pediatra rassicura le mamme e i papà

Obbligatori, ma soprattutto consigliati. L'importanza dei vaccini per i bambini «non si discute», ha ribadito ieri mattina nella diretta Facebook del “Piccolo” Andrea de Manzini, il pediatra e immunologo che ha collaborato con il Comune di Trieste, primo in Italia, per la stesura del nuovo regolamento comunale che impone l'antidifterica, l'antitetanica, l'antipoliomielitica e l'antiepatite virale B per le iscrizioni negli asili comunali e convenzionati. Il medico ha risposto alle domande dei lettori alla vigilia dell'entrata in vigore del provvedimento che porta la firma dell'assessore all'Infanzia Angela Brandi. Un testo votato un mese fa dal municipio che vale sia per i nidi che per le scuole d'infanzia. Dunque tanto la fascia 0-3, quanto quella 3-6. Sono circa 4 mila bambini per una sessantina di strutture in totale e un centinaio di sezioni. Sono i dati ad aver acceso un campanello d'allarme in municipio: a Trieste le coperture sono scese al di sotto dei livelli di sicurezza (il 95%), quella che secondo le autorità sanitarie garantisce il controllo nella diffusione delle malattie. «Per la poliomielite, ad esempio, a Trieste abbiamo 750 bambini non vaccinati», ha ricordato il pediatra nel confronto social con i cittadini. «Potrebbero sviluppare una malattia che non vediamo da vent'anni in Italia. Dopo il Trentino, da questo punto di vista, siamo quelli messi peggio». Di qui l'invito, rivolto alla comunità scientifica a sostenere le coperture. «Oggi la letteratura internazionale non lascia dubbi - ha precisato il medico rispondendo agli interrogativi - il vaccino è straordinariamente utile». Decine gli interventi e i commenti di chi ha seguito il dibattito in diretta. «Come mai non esiste l'obbligo per gli adulti?», domandava Valentina. «E perché l'obbligo non è esteso anche agli insegnanti?». Ancora: «Sono un'insegnante di scuola primaria - spiegava Maria Pia - durante l'anno arrivano i bambini stranieri che probabilmente non hanno fatto le vaccinazioni. Li abbiamo sempre accolti, ma ora che accadrà?». Il medico ha ricordato che, naturalmente, anche gli stranieri dovranno certificare, all'atto dell'iscrizione in asilo, l'avvenuta vaccinazione dei figli. I genitori con bambini non in regola, ha precisato lo specialista, possono rivolgersi ai Cup per prendere appuntamento in Azienda sanitaria. «La cosa peggiore che si potrebbe fare è non garantire la copertura agli stranieri»", ha evidenziato l'immunologo. Tutto è gratuito, ha puntualizzato subito dopo de Manzini, soffermandosi a lungo pure sui possibili effetti collaterali. L'intero video è ancora visibile sulla pagina Facebook del “Piccolo”. Sul piano operativo, come è stato ripetuto, l'obbligatorietà scatta a partire da fine gennaio, quando cioè si apriranno le iscrizioni per il prossimo anno scolastico (2017-2018). Le famiglie, concretamente, dovranno presentare un'autocertificazione che attesti le vaccinazioni. Il documento si può ritirare direttamente in asilo quando si va a iscrivere il bambino, a partire dal 30 gennaio e fino al 10 febbraio. Le mamme e i papà si limiteranno a compilare e firmare un modulo prestampato, simile a quelli che vengono consegnati per la residenza. L'assessore Brandi, nelle scorse settimane, ha già annunciato controlli a tappeto a riguardo.
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