Vandali in azione al cimitero di Sant’Anna a Trieste: colpito il campo 13

AcegasAps Amga presenta una denuncia, risistema come può le tombe e lancia un appello ai parenti: «Hanno divelto anche le fotografie dei defunti, sinceratevi che corrispondano correttamente al nome»

Laura Tonero
Il campo 13 devastato dai vandali
Il campo 13 devastato dai vandali

Le foto dei defunti strappate dalla tomba comune, i vasi e i lumini buttati a terra, i fiori calpestati, tutto buttato all’aria. La tomba comune del campo 13 del cimitero di Sant’Anna, a Trieste, è stata presa di mira dai vandali.

Ad accorgersi dell’accaduto è stata la parente di una delle persone sepolte in quel campo, che martedì mattina, andando a portare un fiore si è trovata davanti a quel disastro. I danneggiamenti sono circoscritti a quel campo, che si trova sulla parte destra del camposanto rispetto all’ingresso.

Presumibilmente, visto che AcegasAps Amga non ha registrato incursioni notturne, il colpo è stato messo a segno nel tardo pomeriggio di lunedì, poco prima delle 17, quindi verso l’orario di chiusura, quando per gli operatori del cimitero era più difficile accorgersi di quanto stesse accadendo. Il cimitero di Sant’Anna è molto ampio: impossibile monitorare ogni angolo di quel camposanto.

Da una prima ricognizione, AcegasAps Amga esclude ci sia stato anche un furto. Per capirci, non si tratta di ladri di rame che, per recuperare qualche metro di filo di metallo o qualche sottovaso, hanno creato un disastro su quelle tombe. Chi ha agito, voleva distruggere quello che gli capitava a tiro, con disprezzo, noncurante del dolore che quel gesto avrebbe arrecato ai parenti di quei defunti. Quanto accaduto nelle ultime ore non è comunque un caso isolato. In passato, infatti, erano già stati registrati episodi analoghi, ma non della stessa portata.

AcegasAps Amga ha sporto denuncia alle autorità competenti e sta valutando le eventuali misure da adottare per evitare che gli episodi si ripetano. Ieri, gli operatori del cimitero hanno subito sistemato il campo, cercando di rimettere al loro posto lumini, foto e vasi. Ma AcegasAps Amga lancia un appello ai familiari dei defunti sepolti al campo 13, affinché vadano a verificare se le fotografie e i diversi oggetti riordinati dagli operatori siano stati sistemati nella maniera corretta, perché per loro è stato difficile abbinare correttamente le fotografie trovate a terra con i nomi sulla tomba.

«Spiace davvero prendere atto di questo triste atto vandalico, che va a colpire i sentimenti oltre a procurare danni materiali», ha commentato ieri l’assessore alla Sicurezza Caterina de Gavardo. «Sono certa – ha aggiunto – che le forze dell’ordine sapranno risalire al più presto ai colpevoli».

Martedì  quando la notizia dell’atto vandalico ha cominciato a girare, molti cittadini si sono sincerati che il campo preso di mira dai vandali non fosse quello dove riposano i loro cari. Chi invece aveva già sicurezza che i propri cari fossero sepolti proprio lì, ha chiamato la portineria del cimitero per capire cosa fosse successo. Altri si sono precipitati a Sant’Anna per verificare la situazione e contribuire a rimettere tutto a posto.

Purtroppo, negli anni, sono stati registrati diversi episodi spiacevoli ai danni delle tombe nel cimitero di Sant’Anna, ma anche in quello di Servola. Dai furti di fiori, al danneggiamento di vasi e lapidi. Il cimitero di via dell’Istria è provvisto di un sistema di videosorveglianza, ma ovviamente, viste le dimensioni di quel camposanto, le telecamere non riescono a inquadrare ogni lapide, ogni tomba, ogni angolo del camposanto. —

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