Veleni e forti tensioni per i reduci della X Mas

Presidio dell’Anpi e di alcuni partiti di sinistra fuori del Municipio. Contestata la visita in Comune. Non saranno ricevuti da Romoli che ha altri impegni
Bumbaca Gorizia 16_01_2016 Municipio X MAS e manifestazione Rifondazione Comunista © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16_01_2016 Municipio X MAS e manifestazione Rifondazione Comunista © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Polemiche. Come lo scorso anno. Un presidio. Come lo scorso anno.

L’associazione che raduna reduci e parenti dei combattenti della flottiglia Decima Mas celebrerà oggi a Gorizia il settantaduesimo anniversario della battaglia di Tarnova della Selva, che vide opposta la formazione della Rsi alle truppe dell’esercito di liberazione della Jugoslavia.

L’Anpi e alcuni partiti di sinistra hanno ammonito il sindaco Ettore Romoli a non incontrare quella che è stata, attacca l’Anpi in una nota, «una formazione della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini e ha combattuto agli ordini dei nazisti, occupatori del nostro territorio annesso al Terzo Reich con il nome di Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico). Non difensori dell’italianità ma subalterni agli ordini di Hitler».

Il sindaco - dal canto suo - fa sapere che, oggi, non sarà presente per altri impegni presi in precedenza. «Presumibilmente, sarà l’assessore comunale Pettarin a ricevere in municipio la Decima Mas - rimarca il primo cittadino -. Francamente, non vedo nulla di straordinario in quest’incontro che si rinnova ormai da vent’anni». Romoli rivendica come la sua giunta abbia sempre rispettato «tutte le complessità di questa città. Tant’è che sempre nel pomeriggio di oggi verrà sistemata una nuova pietra d’inciampo nel centro cittadino e, nel pomeriggio di domani (domenica), una ricercatrice slovena illustrerà il punto di vista appunto sloveno della storia della nostra città e delle nostre terre. Ciò a ribadire che non ci sono preclusioni. Da nessuna parte».

Conclude il primo cittadino: «Non sono mai state sollevate problematiche, quando ancora c’erano davvero i reduci della Decima Mas - rimarca Romoli -. Da qualche anno, invece, c'è chi intende fare polemica su questa manifestazione».

Ma l’Anpi va giù duro. E attacca: «La Decima Mas - attacca - era al comando del “principe nero” Junio Valerio Borghese, autore di un fallito colpo di stato nel 1970. La Decima Mas si è distinta in Italia nell’azione antipartigiana con arresti e torture e al confine orientale con rastrellamenti ed eliminazioni brutali contro i partigiani sloveni e croati, visti come irriducibili nemici. Nel gennaio 1945 reparti della Decima Mas furono sconfitti dai combattenti italiani e sloveni nella battaglia di Tarnova. Gorizia ha pagato un prezzo altissimo per la guerra voluta dal fascismo. Repressione razzista ai danni di sloveni e croati, carcere e condanne del Tribunale Speciale per chi si opponeva alla dittatura, arresti, torture e uccisioni, deportazione dell’intera comunità ebraica, perdita di oltre il 90% della vecchia provincia di Gorizia, nascita di un feroce nazionalismo legato alla guerra fredda che ha diviso e lacerato la comunità per decenni. Gorizia, città medaglia d’oro della Resistenza, accoglie ora i nemici della Repubblica, nata grazie al sacrificio di oltre 1300 partigiani, di cui 227 goriziani. Il Sindaco ha giurato sulla Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione e con questo gesto riapre vecchie ferite e lutti del passato che invece è necessario superare. Accogliendo la Decima Mas si offendono tutti coloro che si sono battuti per un’Italia pacifica, democratica, antifascista».

Il presidio è previsto per le 10 di oggi in piazza Municipio mentre la delegazione dei reduci e dei parenti della Decima Mas incontrerà l’assessore Pettarin un’ora più tardi. Lo scorso anno ci fu una manifestazione simile: non mancarono i momenti di forte tensione ma, alla fine, tutto si svolse senza scontri.

Nel frattempo, anche il Pci ha deciso di prendere parte (come accadde dodici mesi fa) al presidio. «La Federazione provinciale di Gorizia del Partito comunista italiano - si legge in una nota - comunica la propria adesione al presidio antifascista organizzato per domani mattina (oggi, ndr) alle ore 10 dall’Anpi. Condividiamo pienamente le motivazioni della protesta contro il reiterato ricevimento dei reduci della Decima Mas da parte del sindaco di Gorizia ed esprimiamo preoccupazione per la recrudescenza di manifestazioni neofasciste benevolmente accolte da parte delle autorità cittadine. Riteniamo - concludono - che ciò costituisca un’offesa per i tanti italiani e sloveni, anche goriziani, caduti nella lotta di liberazione dal nazi-fascismo e continueremo a protestare e manifestare il nostro sdegno».

Sulla stessa falsariga le posizioni della parlamentare Serena Pellegrino (Sinistra italiana). «È impossibile tacere di fronte alla determinazione con cui, anche quest’anno, il 21 gennaio, l’amministrazione comunale di Gorizia si presta al coinvolgimento con le celebrazioni organizzate dall’associazione combattenti Decima Mas–Rsi. Una commemorazione ai caduti in guerra è un fatto che non intendiamo discutere. Ma quando commemorare produce letture distorte di pagine atroci della nostra Storia, sarebbe opportuno che un’amministrazione pubblica prendesse le distanze».

Francesco Fain

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