Vende residuato inesploso al mercatino

È successo domenica a Gradisca. Denunciato un cervignanese che l’aveva messo in esposizione. Intervento degli artificieri
Di Luigi Murciano
Bumbaca Gorizia Gradisca mercatini © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Gradisca mercatini © Foto di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Una bomba al mercatino dell’antiquariato che si tiene una volta al mese nella Fortezza. Mercatino con centinaia di stande e frequentato da migliaia di visitatori.

Aveva messo in vendita un ordigno bellico di dubbia provenienza (e accertata pericolosità) fra le bancarelle del Mercatino dell'usato di Gradisca d'Isonzo.

Per questa ragione un cervignanese è stato denunciato con l'accusa di possesso di materiale esplosivo. Il tutto mentre gli artificieri disinnescavano la bomba sotto gli occhi incuriositi e spaventati dei passanti.

Sono state ore convulse, nella cittadina della Fortezza, quelle di domenica mattina. Gradisca si era da poco risvegliata con il consueto, piacevole brulicare di espositori e visitatori che ogni terza domenica del mese animano il Mercatino dell'Usato e dell'hobbistica organizzato dall'associazione Gradisca è.

Passeggiando fra gli stand, un visitatore che di professione fa il poliziotto e dunque ha l'occhio clinico in fatto di armi, non ha potuto non notare in uno stand della Spianata la presenza di un ordigno privo della spoletta, il dispositivo che comunica il fuoco alla carica interna di esplosivo.

Più preoccupato che incuriosito, l'uomo si è messo immediatamente in contatto con il 112. Sul posto sono così giunti i carabinieri della Compagnia di Gradisca d'Isonzo.

I militari hanno dapprima ascoltato le ragioni dell'espositore cervignanese: secondo l'uomo, quella bomba di circa 30 centimetri, risalente alla Seconda guerra mondiale, proveniva da una cantina che, come suo hobby, aveva svuotato di recente, attività che accomuna tanti espositori dei cosiddetti "mercatini delle pulci" e rigattieri in genere.

Dopo avere interrogato l'uomo, i carabinieri - intuito che l'ordigno potesse avere ancora al suo interno una presenza di esplosivo - hanno deciso di delimitare l'area della bancarella e di allertare gli artificieri della Polizia, giunti dall'aeroporto di Ronchi dei Legionari.

La squadra di esperti, arrivati dallo scalo regionale, ha posizionato l'ordigno a ridosso di un muretto, prima di renderlo inoffensivo.

Come confermato dal Comando provinciale dei Carabinieri, è stato accertato che all'interno della bomba c'era effettivamente del materiale, che è stato analizzato proprio in queste ore: l'ordigno è stato posto sotto sequestro e contestualmente è scattata la denuncia a piede libero per il cervignanese che la esponeva sul proprio banchetto.

I Carabinieri hanno anche effettuato una perquisizione nell'abitazione dell'uomo, non trovando altri ordigni bellici. Comprensibile la curiosità e concitazione scatenatesi in quegli istanti fra le bancarelle del Mercatino: dopo l'arrivo dei carabinieri e nelle fasi di bonifica dell'area: parecchi curiosi si sono radunati a ridosso dell'area individuata dagli artificieri per disinnescare l'ordigno.

Il lavoro degli inquirenti in queste ore è finalizzato ad accertare la reale provenienza della piccola bomba e a stabilire quale fosse l'effettivo contenuto.

A seguito dell'episodio e in vista dell'arrivo della bella stagione che richiama tanti visitatori sul Carso teatro della Grande Guerra, ove tuttora non è certo infrequente ritrovare reperti bellici, i Carabinieri della Compagnia di Gradisca rammentano che il maneggiare ordigni di questo tipo per una mano inesperta è estremamente pericoloso per la propria e altrui incolumità, e che la mancata denuncia di ritrovamento costituisce un reato perseguito dal codice penale.

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