Vendeva la coca ai clienti dell’osteria

Indagato il titolare dell’«Istriano» di riva Grumula. Nel mirino anche l’ex gestore del Crystal
20061123 - ROMA - CRO - DROGA, RAPPORTO UE: RESTA ALTO CONSUMO COCAINA IN ITALIA. Un uomo si appresta a sniffare polvere bianca come cocaina in una ricostruzione fotografata in una immagine del 31 ottobre 2006. FRANCO SILVI/ARCHIVIO - ANSA - KRZ
20061123 - ROMA - CRO - DROGA, RAPPORTO UE: RESTA ALTO CONSUMO COCAINA IN ITALIA. Un uomo si appresta a sniffare polvere bianca come cocaina in una ricostruzione fotografata in una immagine del 31 ottobre 2006. FRANCO SILVI/ARCHIVIO - ANSA - KRZ

L’osteria all’Istriano di riva Grumula è finita nel mirino del pm Federico Frezza per un piccolo traffico di cocaina. Il magistrato lo scrive a chiare lettere nei due decreti di perquisizione emessi a carico di Giovanni Calvani, 46 anni, titolare del locale, che è indagato per spaccio.

L’ultimo episodio risale alle 5.30 dello scorso primo maggio. Quel giorno le telecamere che i carabinieri avevano installato nella cucina del locale avevano filmato una scena inequivocabile. Calvani che preparava delle strisce di cocaina e poi, con una banconota arrotolata, faceva fare una tirata con una banconota arrrotolata a due ragazze e un ragazzo. Alla fine, così è emerso dalle indagini dei carabinieri, aveva ricevuto dai tre una somma di denaro che non è stata precisata. Nel secondo episodio indicato dal pm, oggetto di un’annotazione dei carabinieri, compare anche il nome di Mohamed Dabir, 53 anni, noto con il soprannome di Mimmo e già gestore del Crystal, il locale di via Economo nato dalle ceneri dell’Ottaviano Augusto. In particolare il magistrato accusa Calvani di aver ceduto una dose di cocaina allo stesso Dabir all’interno dell’osteria.

Dalle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo è emerso ancora che il gestore dell’osteria di riva Grumula aveva ceduto tra il mese di maggio 2010 e il gennaio 2011, sempre a Mimmo, svariate dosi di coca (si parla di una o due volte alla settimana) per un totale di 40 episodi. Dabir, secondo le indagini, avrebbe pagato a volte 200, altre volte 100 euro a Calvani. Transazioni che - viene indicato specificatamente negli atti - avvenivano all’interno dell’osteria di riva Grumula. «Si tratta - ha detto il difensore Riccardo Seibold - di episodi minimali che devono essere comunque chiariti».

E proprio l’altro giorno per un episodio di spaccio avenuto davanti all’Istriano è stato colpito da un provvedimento di arresto differito Alessandro Fratnik, 44 anni. “Mimmo” Mohamed Dabir, marocchino è già finito in passato sotto la lente degli investigatori per questioni di droga. È successo nel mese di luglio di due anni fa, quando è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare del gip Guido Patriarchi su richiesta del pm Giorgio Milillo. Stando alle indagini Mimmo Dabir aveva avuto un ruolo fondamentale in un’associazione che fino a pochi mesi prima aveva monopolizzato lo spaccio di coca e gestito quello di hashish a Trieste.

In particolare, così era emerso dalle intercettazioni, il suo ruolo era stato quello di esattore nei confronti dei clienti insolventi. Lo scorso gennaio il pm Frezza aveva chiuso il night di via Economo ordinando ai carabinieri di mettere i sigilli. Anche in questa circostanza era stato arrestato Mimmo Dabir. Assieme al fratello e a due dipendenti era accusato di sfruttamento della prostituzione. (c.b.)

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