Vergarolla 70 anni dopo, Serracchiani: "Massacro di innocenti"

Il 18 agosto a Pola si commemorano le oltre 80 vittime italiane della tragedia. "Prezioso il lavoro di quanti continuano a cercare la verità"
Una passata commemorazione della strage di Vergarolla
Una passata commemorazione della strage di Vergarolla

TRIESTE «È prezioso il lavoro di quanti continuano a cercare la verità, a svelare anche minuti episodi di quel tragico giorno sulla spiaggia di Pola, a ricostruire un mosaico ormai sempre più leggibile nella sua nefandezza. Fu strage etnica e ideologica, fu un massacro di innocenti, fu la follia premeditata di uomini non sazi di sangue. La Regione Friuli Venezia Giulia anche quest'anno sarà presente».

Alla vigilia della commemorazione in programma giovedì 18 agosto, a Pola, è questa la riflessione della presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, sulla strage di Vergarolla, settant'anni dopo.

 

La strage di Vergarolla nel 1946
La strage di Vergarolla nel 1946

 

Era il 18 agosto del 1946 quando sulla spiaggia alla periferia della città istriana, gremita per la tradizionale manifestazione natatoria della «Pietas Julia», l'innesco di un enorme quantitativo di esplosivo uccise non meno di ottanta italiani.

«La visione dei corpi di donne e bambini che giacciono a terra, in questa nostra Europa oggi come allora, ci torturi a fondo e a lungo - ha continuato Serracchiani - e sia l'immagine di un orrore che non siamo più disposti a rivivere».

La tragedia sarà rievocata a Pola insieme al centenario del martirio di Nazario Sauro (10 agosto 1916) nelle cerimonie organizzate dalla locale Comunità degli Italiani e dal Libero Comune di Pola in Esilio, in collaborazione con il Consolato generale d'Italia a Fiume.

La commemorazione, cui la Regione Friuli Venezia Giulia sarà presente con l'assessore Francesco Peroni, ha avuto inizio alle 10.30 nel Duomo di Pola, per proseguire in largo «Vittime di Vergarolla» e concludersi in quella che fu la tomba della Medaglia d'oro al valor militare Nazario Sauro.

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