Via libera alle tre navi Virgin-Fincantieri

Da Miami sir Richard Branson annuncia la firma del contratto: la compagnia si chiamerà Virgin Voyages. La rivoluzione in crociera
Un rendering delle nuovi navi Virgin
Un rendering delle nuovi navi Virgin

TRIESTE. Via libera al contratto fra il gruppo Virgin e Fincantieri per la costruzione di tre nuove navi destinate a rivoluzionare il mercato delle crociere. Virgin Voyages, la nuova linea da crociera di sir Richard Branson (al posto della vecchia denominazione Virgin Cruises), prende il largo grazie alla tecnologia del gruppo triestino dopo la lettera d’intenti formalizzata nel giugno scorso fra i due gruppi. L’operazione, secondo i rumors, dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 miliardi. Le nuove navi Virgin made in Fincantieri saranno le prime a energia pulita secondo la tecnologia fornita da Climeon Ocean, un colosso del settore.

La firma del contratto è stata annunciata ieri sera a Miami dallo stesso Richard Branson durante un evento del suo gruppo: «Le vacanze in crociera con le nostre nuove navi-ha detto Branson- saranno irresistibili e di grande fascino». Virgin Voyages è assistita nell’operazione da Bain Capital Private Equity con un prestito garantito da Unicredit e dalla Cassa Depositi e prestiti con il sostegno di Sace e Simest. Una volta finalizzato il pacchetto finanziario il contratto sarà pienamento operativo. Le due navi dovrebbero avere una stazza di 170mila tonnellate e dovrebbero essere realizzate nei cantieri di Sestri Ponente. Più difficile l’impiego di Monfalcone, saturato da altre commesse: «Siamo impegnati per scuotere il mercato delle crociere e la partnership con Fincantieri ci permette di fare proprio questo», ha detto Tom McAlpin, numero uno di Virgin Voyages. L'avvio della produzione della prima nave è prevista dal 2017 con consegne successive delle altre nel 2021 e 2022.

 

Fincantieri costruirà tre navi per Virgin
Ecco come potrebbe essere una delle nuove navi Virgin

 

Nella nota diffusa ieri sera a Miami si sottolinea l’importanza dell’operazione sul piano ambientale: le nuove navi saranno alimentate da un sistema che trasformerà la spinta propulsiva dell’acqua in energia elettrica pulita: «Ogni nave potrà risparmiare 5.400 tonnellate di CO2 all’anno». La prima nave Virgin Voyages arriverà al Porto di Miami nel 2020. Nella nota diffusa da Fincantieri nel giugno scorso si parla di tre unità da 110 mila tsl ciascuna, con una dotazione di 1430 cabine in grado di trasportare 2800 passeggeri.

Sir Richard Branson è una celebrità planetaria anche per le sue imprese: ha scalato il monte Bianco, traversato la Manica in surf trainato da un aquilone, tentato di fare il giro del mondo in mongolfiera. Il magnate britannico è riuscito a imporre nel mondo il suo marchio Virgin, un impero con un giro d'affari di 24 miliardi di dollari, anche con imprese del genere. Dopo i voli low cost (Virgin America), i trasporti ferroviari (Virgin Trains) e in futuro i viaggi nello spazio (Virgin Galactic) l'eccentrico miliardario con un patrimonio personale di 4,6 miliardi di dollari e padrone di un'isola ai Caraibi, si prepara ora a corteggiare la generazione dei Millenial con i viaggi in crociera. Lo sbarco di Branson nel settore crociere con base a Miami arriva in una fase storica interessante dopo la caduta del muro fra Stati Uniti e Cuba. Branson grazie all’alleanza con il colosso Fincantieri guidato da Giuseppe Bono, vuole innovare il settore delle crociere come punta avanzata di una nuova industria della mobilità che potrebbe avere bisogno di navi più piccole, tecnologiche, con un look trendy, immaginate per il nuovo ceto medio evergreen e per i Millenial. La futura Virgin Cruises metterà in moto tutto il pacchetto "ospitalità" del magnate britannico che già possiede Virgin Holidays (tour operator), Virgin Holidays Cruises (vendita online di pacchetti crociera), Virgin Limited Edition (alberghi e residenze di lusso).

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