Villa Russiz, Stefanutti lascia la presidenza a Guarneri

CAPRIVA. Silvano Stefanutti lascia dopo 14 anni la presidenza di Villa Russiz. Ad avvicendarlo al vertice di Fondazione e azienda agricola sarà Salvatore Guarneri, già direttore de La Quiete di Udine....
Bumbaca Gorizia 18.12.2012 Villa Russiz, nuova Casa Famiglia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 18.12.2012 Villa Russiz, nuova Casa Famiglia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CAPRIVA. Silvano Stefanutti lascia dopo 14 anni la presidenza di Villa Russiz. Ad avvicendarlo al vertice di Fondazione e azienda agricola sarà Salvatore Guarneri, già direttore de La Quiete di Udine. L'ultimo giorno a capo di Villa Russiz per Stefanutti è stato anche il momento di bilanci e ricordi. «Credo sia giusto un cambio, come nell'evoluzione naturale delle cose - ha commentato Stefanutti - chiudo un mandato impegnativo e laborioso con estrema serenità e risultati molto positivi. Il bilancio economico parla di un patrimonio netto di 25 milioni di euro senza ipoteche o gravami. In questi 14 anni abbiamo svolto 10 milioni di investimenti, 700mila l'anno circa. Abbiamo rinnovato 15 ettari di vigneti, prendendo in gestione altri 17 ettari per un totale di circa 100 ettari di proprietà. La stima del marchio Villa Russiz parla di un valore di due milioni e mezzo di euro. In questi anni abbiamo ricevuto dalla Regione e dalla Comunità Europea 3,5 milioni di contributi per le nostre attività in ambito sociale».

Fulcro portante di Villa Russiz è infatti l'Istituto Cerruti. «Abbiamo realizzato una nuova casa famiglia a fine 2012- dice Stefanutti -, abbiamo ristrutturato il castello, creato una sala polifunzionale, ammodernato la cantina, messo a norma il vecchio collegio, ampliato il parco. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dell'azienda, che sostiene in modo decisivo la Fondazione».

I numeri infatti sono impressionanti anche e soprattutto in ambito vitivinicolo. L’azienda produce 300mila bottiglie e ha raddoppiato la produzione rispetto al 2005. Il 65% di quanto realizzto viene venduto in Italia, il restante 35% nel mondo dal Brasile alla Russia, dalla Thailandia alla Cina agli Usa fino a tutta Europa. L'obiettivo è quello di arrivare nel breve periodo ad una parità di vendite tra Italia e resto del mondo. «La nostra struttura - aggiunge Stefanutti - è talmente sana che possiamo vantare un incremento dei posti di lavoro: in questi anni non abbiamo licenziato nessuno, anzi abbiamo assunto tanti lavoratori sotto i 35 anni. Attualmente abbiamo 40 dipendenti tra azienda agricola e casa famiglia, tra cui una persona diversamente abile, più 60 vendemmiatori stagionali. Accogliamo nella nuova struttura una media di 16 bambini tra i 2 ed i 14 anni provenienti da situazioni familiari difficili ed assegnati a noi dal Tribunale dei Minori: li aiutiamo con percorsi educativi su misura, dando anche assistenza diurna ad altri 4 bambini. L'alta efficienza di una realtà come quella di Villa Russiz è data anche dal fatto che ci sia un rapporto di uno a uno tra educatori e ragazzi».

Uno dei fiori all'occhiello della Villa Russiz guidata da Stefanutti sono le molteplici attività culturali e scientifiche attivate in questi anni: «La Fondazione si è fatta conoscere nel mondo. Non a caso abbiamo avuto dei riconoscimenti come la possibilità di produrre del vino per il Museo Ermitage di San Pietroburgo, e siamo stati i primi. Grande soddisfazione è arrivata anche dal premio Noè e da quello ricevuto nel 2013 dall'Assoenologi per il sociale» .

Matteo Femia

Riproduzione riservata © Il Piccolo