Villesse riabbraccia i suoi soldati dimenticati

Scoperto il monumento che ricorda i circa 40 giovani del luogo caduti con la divisa Au

VILLESSE. «Perdonateci per avervi fin qui dimenticati». L'implorazione, figlia di un sentito rimorso, che la storia, con il silenzio delle istituzioni e di tanti altri colpevoli, ha contribuito a far lievitare nel corso di quest'ultimo secolo, aleggiava nell'aria ieri mattina a Villesse, ma era pure stampata sui volti, commossi, dei tanti che hanno partecipato allo scoprimento del monumento dedicato ai soldati villessini, caduti e dispersi nella Prima guerra mondiale, con la divisa austro-ungarica. Un perdono che anche la comunità di Villesse ha voluto chiedere a questi suoi soldati dimenticati, scomodi, bistrattati e trattati come traditori per troppi anni. Un gesto riparatorio voluto dalla neonata associazione locale I Blaudins, del presidente Moreno Weffort, che si dedica alla ricerca storica e alla promozione culturale. Un sodalizio fondato nel settembre scorso, che in meno di due mesi ha messo in piedi questa cerimonia decidendo che era giunto il momento di onorare questi suoi caduti, alla pari di tutti gli altri caduti e ridare loro quella dignità che gli è stata finora negata. L'iniziativa ha trovato la collaborazione della Società Cormonese Austria e il patrocinio del Comune di Villesse e dell'associazione Amici della Croce Nera Austriaca, con il contributo del Comune di Villesse e della Bcc di Staranzano e Villesse. Sono quaranta, tra dispersi e caduti notificati, i nomi del soldati austro-ungarici nativi del luogo, vergati sulla lapide di metallo posta nell'area verde retrostante la sede municipale. Una cerimonia che ha preso il via da piazza san Rocco, dove al termine della messa commemorativa si è formato un corteo preceduto dalle note della locale banda dei donatori volontari di sangue, seguito dal gonfalone del Comune e di altre associazioni d'arma e di volontariato, che ha raggiunto il luogo di scoprimento del monumento. La cerimonia, condotta da Fabrizio Montanari, de I Blaudins, ha visto l'intervento iniziale del suo presidente Moreno Weffort, seguito da Igor Turco, facente funzioni del sindaco di Villesse, quindi Franco Stacul, presidente dell'associazione Amici della Croce Nera Austriaca e Giovanni Battista Panzera, presidente della Società Cormonese Austria. Al parroco mons. Luigi Olivo, è spettato il compito di impartire la benedizione, dopo aver letto la preghiera scritta dall'arcivescovo per il centenario dell'inizio della Grande guerra.

Edo Calligaris

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