Vino della Pace, vendemmia internazionale

Impegnati nelle vigne di Cormons anche 15 ragazzi di diverse nazionalità ospiti del Collegio del Mondo Unito di Duino
CORMONS. “Viva la vendemmia” in quindici lingue diverse, ognuna rappresentata da un ragazzo del Collegio del Mondo Unito di Duino che ieri mattina ha partecipato alla raccolta delle uve per il Vino della Pace della Cantina Produttori di Cormons. È questa l’immagine forse più emozionante ed eloquente dell’iniziativa che ha proseguito una tradizione che era stata interrotta per qualche anno: quella di far vendemmiare le uve di 600 varietà diverse agli studenti dell’istituto internazionale di Duino: due eccellenze del territorio regionale, dunque, cooperativa vitivinicola e Collegio, nuovamente unite in uno splendido messaggio di fratellanza tra i popoli, emerso proprio nel corso della vendemmia dalla viva voce dei ragazzi, che hanno registrato un video nel quale salutavano nella propria lingua madre l’evento.


La Cantina Produttori Cormons ha infatti voluto immortalare l’appuntamento con tutti i mezzi possibili: fotografie, video, addirittura un drone che ieri ha sorvolato le vigne durante la raccolta. «Volevamo che tutti si portassero dentro un ricordo vivo di questa iniziativa», sottolinea il direttore della Cantina, Andrea Russo. La tradizionale vendemmia nella “Vigna del Mondo”, dove dal 1983 sono coltivate le uve di quasi 600 diverse varietà provenienti dai cinque continenti, che danno vita al famoso “Vino della Pace” si è svolta tra i filari intorno alla Cantina grazie all’entusiastico contributo di 16 studenti del Collegio del Mondo Unito di Duino provenienti da vari Stati (Regno Unito, Francia, Pakistan, Moldavia, Norvegia, Germania, Slovacchia, Armenia, Grecia, Malesia, Canada, Libano, Hong Kong, Barbados e Bahamas), accompagnati da due insegnanti, il bulgaro Anton Guertchev e lo slovacco Marek Hlavac.


«Come in passato – spiega il responsabile della comunicazione della Cantina, Stefano Cosma – dalle uve bianche e rosse nascerà un uvaggio bianco, dal valore altamente simbolico, unico per le sue caratteristiche. La Cantina Produttori e il United World College of Adriatic, che riunisce studenti provenienti da tutto il mondo con lo scopo di promuovere la pace e la cooperazione internazionale, rappresentano due realtà differenti ma unite dal desiderio di avvicinare le persone, le nazioni e le culture in nome della pace.


La produzione del “Vino della Pace” con la vendemmia 2017 sarà quindi riproposta con lo stesso significato di una volta e, come da tradizione, le bottiglie prodotte verranno inviate in omaggio ai Capi di Stato di tutto il pianeta, come simbolo di fratellanza fra i popoli» .


In azienda tuttora sono conservate e utilizzate molte botti dipinte da artisti famosi che hanno realizzato – dal 1985 al 2012 – anche parte delle etichette dei vini. «Cormòns nel suo importante rinnovamento d’immagine – conclude Cosma – vuole essere “custode dell’armonia” e la rinascita del “Vino della Pace” rientra in questo ambizioso obiettivo». Tra i più entusiasti, oltre ai ragazzi, i dieci soci della ex Cantina che li hanno accompagnati in quest’avventura consigliandoli sui metodi migliori per la potatura, ed ovviamente il direttore Russo: «È stata una giornata fantastica – racconta – c’è stata grande partecipazione da parte di tutti: i giovani studenti si sono impegnati con grande dovizia. Per tutti, me compreso, è stata la prima vendemmia, ma è stato particolarmente bello vedere la gioia nei volti anche di storici soci, molto contenti di riprendere quest’iniziativa che negli ultimi anni era stata interrotta».


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