Violenza di genere: nuova campagna con cartelli sui bus

L’assessore De Santis: «I dati sono allarmanti Durante l’ultimo lockdown  le chiamate sono cresciute in modo esponenziale»



Riparte, per il terzo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione e contrasto alla violenza, promossa da Commissione pari opportunità, Ordine degli psicologi e associazione “Inter pares” e supportata dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di Trieste, con gli autobus che saranno portatori di messaggi di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne e dei bambini che talvolta sono la parte più penalizzata, i quali spesso si portano dietro delle ferite indelebili. Due i formati presenti sui mezzi: quello da 180 per 180 centimetri su tre autobus e quello da 200 per 70 centimestri su nove autobus. «Quest’anno – spiega l’assessore alle pari opportunità, Francesca De Santis – il tema verte in particolare sulla violenza psicologica, che molte donne sono costrette a subire in casa e che provoca uno stato di sottomissione nei confronti del proprio partner, che abbiamo il dovere di cercare di contrastare con tutti i mezzi di informazione cercando di lavorare tutti nella stessa direzione, ossia nella creazione di una società e una cultura del rispetto». Una situazione non facile. «I dati sono allarmanti, si tratta di fenomeno tutt’altro che arginato - spiega De Santis -. Quest’anno soprattutto durante in periodo di confinamento sono aumentate esponenzialmente le chiamate al 1522 ed è stata altissima l’attenzione verso questa piaga sociale». Tuttavia, prosegue l’assessore, «non abbiamo ancora dati certi da parte del ministero dell’Interno e dell’Istat in merito all’aumento o meno di tali reati. Ritengo che sia positivo mantenere l’attenzione elevata verso questo tema e dobbiamo continuare, ad ogni livello, divulgare tali messaggi di prevenzione. C’è ancora molto da fare nella società affinché vi sia la parificazione uomo-donna». —



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