Visite in nero, patteggia 1 anno e 7 mesi

Il gastroenterologo Buri finito nei guai per essersi trattenuto 240 euro, la quota spettante all’Ass
Di Corrado Barbacini

Un anno e sette mesi con i benefici. È questa la pena che ha patteggiato il dottor Luigi Buri, già primario di gastroenterologia dell’ospedale di Cattinara, considerato uno tra i migliori specialisti del settore delle gastroscopie e colonscopie a livello nazionale. A sottoscrivere l’accordo di applicazione della pena davanti al giudice sono stati i difensori, gli avvocati Tiziana Benussi e Irina Carli. Che hanno accolto nello scorso gennaio la proposta del pm Federico Frezza di applicazione della pena. Buri era finito nei guai per truffa all’Azienda sanitaria e peculato.

L’indagine del pm Frezza era scattata lo scorso anno sulla scorta della segnalazione da parte di un paziente che si era rivolto al professionista che aveva un accordo con l’Azienda sanitaria di svolgere l’attività anche presso il proprio studio privato. Alla fine della visita il paziende aveva saldato quato rischiesto (100 euro) brevi manu, appunto, senza alcuna ricevuta. In questo modo Buri aveva trattenuto interamente gli introiti derivanti dalla visita, compresa la parte di parcella spettante, secondo appunto gli accordi sottoscritti, che avrebbe dovuuto essere versata all'Azienda ospedaliera in base alla normativa sull’attività in intramoenia allargata.

Dopo la segnalazione del paziente sono scattati gli accertamenti dei finanzieri che, su ordine del pm Frezza, hanno perquisito alla ricerca di documenti, dischetti e memorie elttroniche lo studio del professionista in via Paduina e anche la sua abitazione.

In totale, al termine delle indagini preliminari, sono state accertate sulla base anche delle testimonianze e dunque contestate, diciannove visite sospette per le quali il gatroenterologo ha incassato tra il 2011 e il 2013 la somma complessiva di 3420 euro, compresa la parte dell’Azienda sanitaria pari al 7 per cento dell’importo incassato: 240 euro. Tutte visite da 100 euro, salvo tre episodi da 630, 480 e 80 euro. I primi due avevano riguardato vari accertamenti. Una parte oggettivamente minimale rispetto alle centinaia di visite effettuate nella sua carriera professionale.

Per poter accedere al patteggiamento, nelle scorse settimane il dottor Buri ha dato all’Azienda sanitaria a titolo di risarcimento la somma di 5 mila euro. Un importo, bisogna rilevare, di oltre 20 volte superiore di quanto lo stesso dottor Buri non aveva versato all’Azienda sanitaria prendendo il denaro “brevi manu” direttamente dai pazienti che aveva visitato senza dar loro alcuna ricevuta.

Classe 1946, nativo di Treviso, Luigi Buri si è laureato all’Università di Padova nel ’73 e ha ottenuto la specializzazione nel ’78 proprio a Trieste. Ha eseguito in prima persona, dal 1978, circa 35mila indagini endoscopiche. È autore di 85 pubblicazioni ed è stato relatore e anche moderatore in più di 150 meeting scientifici, tra congressi e corsi di aggiornamento. Insomma una vera e propria autorità scientifica nel suo campo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo