«Vittime delle foibe emblema dei genocidi»

GRADO. La proiezione del video documentario “Istria” ha aperto la cerimonia del Giorno del Ricordo che ha avuto come momenti culminanti, al suono del silenzio fuori ordinanza eseguito con la tromba da Gianluca Pastoricchio, la deposizione di una corona d’alloro nel Giardino Martiri delle Foibe (quello sul retro del palazzo municipale) e la deposizione di un omaggio floreale ai piedi del “masso istriano” di Largo della Vittoria. «Nel giorno del ricordo - ha detto il sindaco Dario Raugna - si ricordano i martiri delle Foibe perché attraverso questo sacrificio si commemorano ogni genocidio sofferto dai popoli di tutta la Terra». Raugna ha aggiunto che poiché l’Italia è una nazione democratica e civile «il nostro compito è di affrontare con coraggio, senza dietrologie e preconcetti, quanto accaduto nella nostra terra». «E lo dobbiamo fare per rilanciare la nostra azione verso un mondo migliore in cui regni la pace tra i popoli». Alla cerimonia che è stata presentata da Tullio Svettini che ha anche letto alcune poesie, hanno partecipato le rappresentanze d’Arma, il comandante di Circomare, Elisabetta Fognini, il comandante dei Carabinieri Marco Revelant, il comandante della Polizia locale Laura Giuliani, numerosi istriani, la corale Santa Cecilia e una classe di ragazzi delle scuole medie. E proprio verso questi ragazzi sono stati in particolar modo diretti i discorsi del vicepresidente nazionale dell’Anvgd, Rodolfo Ziberna, e la delegata locale della stessa associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Alda Devescovi, la quale ha pure raccontato la storia dell’esodo della sua famiglia per continuare a vivere in Italia. A conclusione della cerimonia i partecipanti alla manifestazione hanno visitato la mostra di cartoline e pubblicazioni sull’Istria italiana, della collezione di Claudio Pastoricchio, esposizione che rimarrà aperta sino a domani. (an.bo.)
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