Voci di triestini da Bruxelles: "Città in preda al panico, restiamo chiusi a casa o in ufficio"

Da Letizia Montecalvo e Federica Sabbati le prime testimonianze. Un gruppo di giovani del Pd regionale asserragliati tra il Parlamento europeo, ospiti della parlamentare friulana De Monte e l'albergo: stanno bene. Altri erano in volo verso la capitale del Belgio: dirottati a Liegi. Dimitri Torre e Tasso, gestore di un locale: "Qui è tutto bloccato"
La fto inviata da un collega della triestina Letizia Montecalvo subito dopo l'attentato alla metropolitana di Bruxelles
La fto inviata da un collega della triestina Letizia Montecalvo subito dopo l'attentato alla metropolitana di Bruxelles

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TRIESTE Dalla Bruxelles sotto assedio arrivano le voci dei triestini, che lì vivono e lavorano e in alcuni casi si trovano vicino ai luoghi dove si sono verificati gli attentati. Sale il livello di allerta, molti edifici vengono evacuati mentre il rumore delle ambulanze e dei mezzi delle forze dell'ordine riempe da ore la città.

La triestina Letizia Montecalvo
La triestina Letizia Montecalvo

La triestina Letizia Montecalvo lavora nel campo dell'assistenza umanitaria, era in un palazzo per una conferenza, non lontano dal luogo dell'attentato alla metropolitana. E' uno suo amico ad averle mandato una foto con il cellulare, che mostrava i primi soccorsi alle persone ferite dopo l'esplosione. "Mentre ti scrivo sono bloccata con i miei colleghi nell'edificio dov'era in programma una conferenza di lavoro. Stanno evacuando tutto, anche le scuole sono state chiuse rapidamente - racconta - dovevo partire con la mia famiglia mercoledì per Trieste, ma ovviamente non si va da nessuna parte. Nelle ultime settimane l'allarme è sempre stato di livello tre, ma la vita quotidiana continuava. Adesso l'allarme è altissimo, davvero non ci si aspettava un attacco così".

La triestina Federica Sabbati
La triestina Federica Sabbati

Anche la triestina Federica Sabbati, che lavora al Parlamento europeo, si trovava poco distanze dall'attacco alla metro. "Per fortuna io e la mia famiglia stiamo bene, ma fa paura pensare che il mio ragazzo è tornato dall’ aereoporto di Zaventem proprio lunedì sera e io domenica sera. Adesso sono in ufficio, che è proprio vicino a Maalbek, la stazione della metropolitana dove è scoppiata una bomba un’ora fa. Com'è l' atmosfera qui intorno? Dalla strada si sentono solo sirene, davanti al Parlamento Europeo qui vicino i soldati sono in assetto di guerra, con colpi in canna. E’ tutto abbastanza caotico, non so bene cosa succede. Per il momento non faccio uscire il mio staff dall’ufficio, il livello d’allerta è salito a quattro".

A Bruxelles anche alcuni triestini di una delegazione del Pd ospite della parlamentare europea Isabella De Monte: sono al sicuro, all'interno di un albergo. La seconda tranche della delegazione sarebbe dovuta arrivare proprio stamattina in aereo a Charleroi ma sono stati dirottati immediatamente a Liegi dove sono in attesa di istruzioni sulla prosecuzione del loro viaggio. La De Monte è chiusa al 15esimo piano dell'Europarlamento nel suo ufficio, assieme ai suoi collaboratori, pure lei in attesa dell'evoluzione dell'emergenza. Stanno tutti bene, anche se sono spaventati e preoccupati. Qui sotto il tweet della De Monte.

Tra le voci anche quella di Giulio Groppi, del direttivo dell'associazione Giuliani nel Mondo a Bruxelles. "Tutti i trasporti pubblici sono bloccati. Sotto casa, abito sulla strada che porta all'aeroporto, passano in continuazione ambulanze e polizia a sirene spiegate - spiega - so che la maggior parte delle persone sono chiuse in casa o bloccate nei posti di lavoro, per il momento nessuno esce".

A Bruxelles anche l'analista politico Marco Gombacci, che stamattina poco dopo le prime esplosioni ha twittato questo messaggio:

A Bruxelles vive anche Dimitri della Torre Tasso, che gestisce un locale. "Ero a casa oggi, non lontano comunque dalla zona delle istituzioni europee. So solo da amici che tutto è bloccato e molti edifici evacuati. Avevo un appuntamento di lavoro più tardi, ma ovviamente per ora non si esce".

Tempestivo il tweet di Debora Serracchiani, che condanna l'attacco al cuore d'Europa. Lo potete leggere qui sotto.

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