Vuoti oltre 200 appartamenti a gestione Ater

Nella lista di immobili comunali al momento inutilizzati, e quindi vuoti, figurano 32 case destinate agli sfrattati e oltre duecento alloggi a edilizia sovvenzionata di gestione Ater (a cui se ne...
Silvano Trieste 06/02/2017 Consiglio Comunale, audizione Antonio Ius
Silvano Trieste 06/02/2017 Consiglio Comunale, audizione Antonio Ius

Nella lista di immobili comunali al momento inutilizzati, e quindi vuoti, figurano 32 case destinate agli sfrattati e oltre duecento alloggi a edilizia sovvenzionata di gestione Ater (a cui se ne aggiungono otto nel portfolio Caccia Burlo). A Trieste circa 20mila cittadini già vivono in case Ater ma la lista delle persone ancora in attesa di alloggiamenti pubblici è lunga: solo in città nelle graduatorie giacciono 3355 domande, 3678 in tutta la provincia. «Stiamo utilizzando tutti i canali possibili, statali e regionali, per rimettere in locazione queste case», commenta il direttore dell’Ater di Trieste, Antonio Ius (nella foto). Gli alloggi Erp (Edilizia residenziale Pubblica) inseriti nel piano di recupero statale del 2014 sono, in regione, 250. L’Ater può usufruire di finanziamenti per due linee di interventi: la prima fino a 15mila euro per alloggi vuoti a causa di piccoli danni o problemi che ne compromettono l’abitabilità; la seconda per manutenzioni straordinarie più impegnative fino a 50mila euro. «Per quanto riguarda Trieste», aggiunge Ius, «al 31 dicembre 2016 abbiamo recuperato 147 alloggi sulla prima linea di intervento (fino a 15mila euro). Il cronoprogramma per quelli i cui costi di ristrutturazione sono fino a 50mila euro sta andando avanti correttamente». Il 70% dei finanziamenti statali (13 milioni) è stato così impiegato, calcola Ius, «tra manutenzione ordinaria e straordinaria». Al momento Ater Trieste gestisce 13mila unità abitative. L’obiettivo è quello di far sì che tutti gli alloggi sfitti del patrimonio immobiliare possano a breve accogliere famiglie in difficoltà. «Massimizziamo lo sforzo: le risorse non sono infinite ma cerchiamo di concentrarci su questi interventi di recupero», conclude Ius. (l.m.m.)

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