Zincol, l’azienda ha chiesto la cassa integrazione

VILLESSE. «Purtroppo, non è soltanto la “Zincol Italia” in queste condizioni. È un intero sistema che è in crisi».
Non fa troppi giri di parole l’assessore provinciale alle Politiche attive del lavoro Ilaria Cecot e non regala, soprattutto, false speranze.
Il vertice
voluto dalla Provincia
Ieri pomeriggio, come ampiamente annunciato, si è svolto il vertice in Provincia dedicato alla vertenza Zincol, la fabbrica di Villesse che si accinge a chiudere i battenti, mettendo a rischio 46 posti di lavoro. Presenti, fra gli altri, i sindacalisti Fabio Baldassi (Cgil), Andrea Contino (Cisl) e Luca Furlan (Uil), oltre ai sindaci di Romans Davide Furlan e di Villesse Lucio Cabass e alla responsabile del servizio Politiche del Lavoro della Provincia Elena Ciancia. «La situazione che mi è stata descritta dalle forze sociali non lascia spazi all’ottimismo - spiega l’assessore Cecot -. L’azienda, che sin dalla prima ora ha dimostrato di voler andare avanti per la sua strada, ha chiesto ufficialmente al ministero la cassa integrazione straordinaria per un anno, ampliabile con ulteriori 12 mesi. Tutti gli appelli dei sindacati, pertanto, sono caduti nel vuoto».
Ma quel che è peggio è che la quasi totalità della forza-lavoro della “Zincol Italia” (44 dipendenti su 46) ha un’età che va dai 40 ai 45 anni. «Soltanto in due casi, i dipendenti sono in età pensionabile. Una notizia, questa, davvero pessima: come ricollochiamo queste professionalità?»
Prossimo appuntamento
a Vicenza
Il prossimo appuntamento è fissato per il 2 ottobre con una nuova riunione in quel di Vicenza, in “casa” della proprietà. «Ma i sindacati mi hanno comunicato che a quel vertice non parteciperanno. Vogliono un incontro espressamente dedicato al caso della sede villessina della Zincol. Nella precedente occasione, sempre a Vicenza, si è parlato infatti della situazione dell’intero gruppo, senza soffermarsi sulle situazioni particolari. Peraltro, sempre le forze sociali mi dicono che lo stabilimento isontino è innovativo e tecologicamente avanzato: inoltre (il che non guasta certamente) si trova nelle vicinanze del casello autostradale di Villesse. Eppure, la proprietà ha deciso che quella sede va chiusa».
Ascoltati gli aggiornamenti, l’assessore Ilaria Cecot annuncia l’intenzione di chiedere alla Regione di convocare una riunione della terza commissione, presieduta dal consigliere regionale Alessio Gratton. «Presenterò la richiesta lunedì prossimo. Vorrei si parlasse non soltanto del caso della Zincol ma anche di altre situazioni che potrebbero esplodere da un momento all’altro».
Le altre sedi
in Italia
Zincol Italia opera al servizio di settori quali le costruzioni civili e industriali, ponti e viadotti, carpenteria per macchine e attrezzatura, elettrodotti (trasporto energia), materiale stradale e manufatti in genere. Oltre a quello di Villesse, chiuderà lo stabilimento di Rubano (Padova). Le altre sedi sono a Barbarano Vicentino, Verona, San Felice sul Panaro, San Vito al Tagliamento e a Noale.
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