Zone off-limits e quantità limitate la pesca si adegua alle norme europee

Pesca al pesce azzurro minuto con reti da circuizione: in Croazia ora si cambia, in base a quanto stabilito dall’Unione europa. In ossequio alle disposizioni del Consiglio europeo, varate lo scorso 30 gennaio, il ministero croato dell'Agricoltura e Pesca ha emesso infatti il nuovo regolamento per la pesca di sardelle, acciughe e papaline. Tante le novità comprese nel documento, tutte mirate alla tutela della biomassa di queste specie e al favorire una pesca che sia veramente sostenibile.
In primo luogo, i pescherecci con reti a circuizione – in azione nelle acque della Dalmazia, Istria e Quarnero – potranno essere al massimo 203, per una potenza complessiva di non più di 66.523 chilowatt. Sono state introdotte poi varie limitazioni, sempre relative al pesce azzurro di piccole dimensioni, quello che nel pescato totale incide in maniera preponderante. Dunque, nell'anno in corso i pescatori professionisti croati non potranno totalizzare un pescato superiore a quello di cinque anni fa, ossia del 2014, che dovrà anzi essere ridotto ulteriormente del 5%. Ricordiamo che in quell'anno furono pescate 55.783 tonnellate di sardelle e 8.594 tonnellate di "sardoni". Il quantitativo 2014 non potrà essere superato nel 2019 ed anzi dovrà esserci dunque il taglio di 5 punti. Nel 2017 il prelievo di sardelle toccò le 48.420 tonnellate, quello delle acciughe le 10.883 tonnellate. Per l'anno scorso, l'Istat nazionale croata non ha ancora pubblicato i dati. Nel 2020 e 2021, il pescato dovrà venire diminuito per ciascun anno del 5% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Le limitazioni però non finiscono qui. Ciascun peschereccio non potrà catturare più di 100 tonnellate delle specie citate e le imbarcazioni avranno a disposizione non più di 20 giornate di attività alieutica per ciascun mese. Il massimo di giornate di pesca all'anno per ogni singolo peschereccio non potrà superare le 180. Dunque, alle limitazioni amministrative volute da Bruxelles si aggiungeranno i giorni di luna piena e quelli in cui le condizioni meteomarine sono proibitive.
Non è tutto: Zagabria e l'Ue hanno voluto chiudere alcune aree ai pescherecci di lunghezza superiore ai 18 metri, in modo da tutelare gli avannotti di sardelle, papaline a alici. Fra le zone off-limits vi sono le acque dell'Istria occidentale, una parte del golfo di Fiume, una porzione del Quarnero e tutto il Quarnerolo. Sono stati stabiliti anche i bracci di mare in cui – sempre per proteggere i piccoli di sardelle e acciughe – non potranno calare le reti i pescherecci di lunghezza compresa tra i 12 e i 18 metri.
C'è anche un'area di divieto permanente per la pesca con reti da circuizione e riguarda il mare aperto dell'Adriatico centrale, questa la definizione, dove le iniziative alieutiche dei pescatori croati (parliamo sempre dell'azzurro minuto) sono abbastanza rare. Ci sono poi i fermi biologici. È stato confermato che le imbarcazioni dovranno restare ferme agli ormeggi dal 16 dicembre al 14 febbraio, mentre da quest'ultima data fino alla fine di febbraio sarà consentito un massimo di 5 giornate di pesca.—
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